Ospedale Narni-Amelia De Fino e i dubbi sul terreno: «Non mi piace, dà problemi»

Il direttore generale della Usl Umbria 2 a palazzo Spada, a Terni, per una maxi audizione sul PSR: focus su uno dei progetti in sviluppo. Intanto Tramini attacca sui finanziamenti

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di S.F.

I terreni per la realizzazione del nuovo ospedale di Narni-Amelia a qualcuno non piacciono. E non è una figura di poco conto, tutt’altro, visto che parliamo del numero uno della Usl Umbria 2: Massimo De Fino mercoledì pomeriggio è stato protagonista in II commissione consiliare a Terni di un’audizione fiume per parlare del piano sanitario regionale 2021-2025 e delle criticità del territorio ternano in particolar modo. Molteplici i temi toccati e tra questi non poteva mancare uno degli obiettivi – se ne parla da decenni e di concreto non si è mosso nulla – sbandierati dalla Regione, vale a dire il nosocomio comprensoriale per le due comunità. Ma i dubbi non mancano.

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La richiesta di spiegazioni

De Fino nel corso del primo passaggio ha ribadito l’importanza e la volontà di questo progetto da oltre 80 milioni di euro, legandolo al concetto di integrazione territoriale. Federico Pasculli (M5S) ha chiesto tuttavia delucidazioni sui fondi per l’intervento – sottolineando inoltre che c’è chi aveva promesso il bando per la realizzazione entro dicembre 2021 – e allora il direttore generale della Usl Umbria 2 si è aperto un po’ di più: «Se ne parla da trent’anni con vari progetti. Su un terreno che non mi piace e ci sta dando problemi di spazi ancora oggi: ne servono di più perché c’è stato il passaggio da punto di primo soccorso a pronto soccorso. Sono schietto. Ne stiamo parlando con le amministrazioni comunali». Focus finanziamenti? «In passato si è detto che c’era fondi nel bilancio aziendale e invece non era così. Ora si è passati da 56 a 84 milioni di euro. Nell’ultimo incontro – ha aggiunto De Fino – per la presentazione del progetto, la presidente Tesei e l’assessore Coletto hanno espresso la volontà di trovare fonti diverse rispetto al Pnrr perché su questa linea i lavori devono essere conclusi entro il 2026. Inoltre, se la seconda classificata della gara fa ricorso, c’è rischio di blocco. E dunque si procede con una strada alternativa con un fondo ministeriale già certificato e 15 milioni da parte nostra per l’accensione del mutuo». Infine un ultimo spunto che segue il discorso: «In media per costruire un ospedale in Italia ci vogliono sette anni e con questi chiari di luna è stato deciso così». Insomma, per il 2026 era pressoché impossibile.

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Luca Tramini

Tramini attacca

Nel contempo sul tema è il consigliere M5S Luca Tramini a farsi avanti per sollevare le criticità legate ai finanziamenti: «Nella seduta del consiglio regionale di martedì il nostro capogruppo – spiega il pentastellato – Thomas De Luca ha messo sotto scacco il centrodestra e li ha obbligati finalmente a prendere una posizione concreta sull’ospedale di Camartana; è ora di finirla con le promesse elettorali che abbiamo sentito fino ad ora.  Al momento della verità la destra ha gettato la maschera. Il nostro emendamento per chiedere che i fondi della delibera 51/2019 venissero vincolati alla realizzazione dell’ospedale di Camartana è stata bocciato.  Il nuovo ospedale comprensoriale di Narni ed Amelia, Camartana non entrerà nel Dfr regionale. I soldi della Regione – conclude – si fermano a Ponte San Giovanni ed a noi, come sempre, restano quelli del monopoli. Questa è la triste verità. La presidente Tesei venga nel nostro territorio per dare risposte a 60 mila cittadini umbri che pagano le tasse come tutti ma non hanno più un ospedale funzionante che si possa chiamare tale».

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