Ospedale Narni-Amelia Approvato il nuovo accordo di programma

Semaforo verde dalla Usl Umbria 2 per il progetto da oltre 84 milioni di euro: arriva a nove anni dall’originario sottoscritto nel 2012

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di S.F.

La presidente della Regione Donatella Tesei, il direttore generale della Usl Umbria 2 Massimo De Fino, il presidente della Provincia di Terni Giampiero Lattanzi, il sindaco di Narni Francesco De Rebotti e la ‘collega’ di Amelia Laura Pernazza. Sono i cinque soggetti che dovranno firmare il nuovo accordo di programma per la realizzazione dell’ospedale comprensoriale di Narni-Amelia: il via libera dall’azienda sanitaria locale al documento aggiornato – il più recente è del 13 ottobre 2017 – è arrivato martedì e in queste ore è al vaglio dei vari enti coinvolti per la sottoscrizione. Come già noto la cifra complessiva per l’investimento passa da 58 a 84 milioni di euro: si fa affidamento al Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr).

IL NUOVO ACCORDO DI PROGRAMMA AGGIORNATO – LEGGI
LA VALIDAZIONE DEL PROGETTO ESECUTIVO

Le novità 

Nel documento istruttorio della Usl Umbria 2 viene ripercorso la lunga procedura a partire dal 13 marzo 2012 – ebbene sì, oltre otto anni fa – quando fu sottoscritto un primo accordo di programma per la nuova struttura tra Regione, ex Asl 4 di Terni, Provincia ed i due Comuni. Il resto è storia nota tra litigi politici, perdite di tempo, gare infinite – l’ultima in ordina di tempo è quella legata alla validazione del progetto esecutivo – e cambiamenti: viene specificato che la rinnovata progettazione «mantiene la linea» di quella «iniziale ed interviene in una ridistribuzione dei posti letto nell’ambito della stessa dotazione massima precedente, lasciando sostanzialmente inalterata laprecedente proposta di connotazione sanitaria. In relazione al fabbisogno di posti letto per acuti, per post-acuti e per strutture intermedie definito dalla pianificazione regionale, in evoluzione di quella attuale, è stata delineata la proposta didotazione ultima, che interviene in misura marginale solo sulla tipologia qualitativa della dotazione e non su quella quantitativa che resta di fatto la stessa; sul livello distributivo interno dei servizi e delle strutture per meglio orientare i percorsi clinico-sanitari dei cittadini; sull’individuazione di un’area dedicata alla terapia intensiva; sulla rivisitazione dell’area destinata alla iabilitazione in acqua e sulla ridefinizione della Rsa in ospedale di comunità». Rispetto al 2017 cambiano due nomi su cinque tra i firmatari: Tesei per Marini e De Fino per Fiaschini.

NOVEMBRE 2020: «ADDIO RSA». IL NUOVO OSPEDALE NARNI-AMELIA
LA BATTAGLIA AL TAR PER GLI ESPROPRI

Il progetto originario Narni-Amelia

Posti letto e variazioni

Le novità riguardano la riduzione dei posti letto per la riabilitazione da 74 a 60 e l’aumento per gli acuti, aumentati da 46 a 60. Per quel che concerne i posti letto per ospedale di comunità sono 20 (ridefinizione rispetto alla Rsa) per un totale di 140; a questi se ne aggiungono 4 per l’osservazione breve intensiva (pronto soccorso), 14 di dialisi ambulatoriale e 16 tecnici ambulatoriali. Per la terapia intensiva sono 5. Si tratta dell’accordo di programma – vengono confermati tutti gli atti espropriativi e decreti vari, nonché l’interesse pubblico – numero quattro dal 2012. Il progetto esecutivo per la struttura in località Cammartana è stato realizzato dal raggruppamento temporaneo composto da Steam srl, Promedia srl, l’ingegnere Valter Catasti ed il geologo Paolo Paccara, mentre ad occuparsi della validazione è la società marchigiana Progetto costruzione qualità Pcq Srl.

L’AFFIDAMENTO DELLA PROGETTAZIONE ESECUTIVA NEL 2018
IL VECCHIO ACCORDO DI PROGRAMMA

L’area coinvolta in Podere Cammartana

Il finanziamento

L’importo complessivo tocca quota 84 milioni 502 mila euro: 65,9 riguardano il fondo per il Pnrr, i restanti 18 dai fondi dell’ex articolo 20 della legge finanziaria 67/88 legata al programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico. «In subordine all’ammissione al finanziamento – si legge nell’accordo di programma – derivante dal Pnr, si prevede l’utilizzo di 15 milioni 923 mila euro (fondi dell’Usl Umbria 2, mediante il ricorso a mutuo bancario per cui l’azienda ha verificato la capacità di indebitamento) e 50 milioni (fondi delibera Cipe 51/2019). A livello di documentazione non finirà qui: «Le parti si impegnano a garantire la sistemazione dell’accessibilità al nuovo ospedale, rinviando a successivo protocollo d’intesa, da stipulare con la direzione regionale competente, l’individuazione degli interventi per l’adeguamento della viabilità e la definizione dei necessari finanziamenti». C’è ancora da pedalare e siamo ‘solo’ a quasi nove anni dalle prime firme.

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