Svolta nelle indagini sull’omicidio del 56enne Salvatore Postiglione, avvenuto all’alba di giovedì a Foligno, in un parcheggio della Paciana. La polizia di Stato di Perugia, a seguito delle indagini coordinate dalla procura dei minorenni guidata dal procuratore Flaminio Monteleone, ha arrestato un 17enne di nazionalità italiana residente a Foligno, originario di una famiglia dell’est Europa, ritenuto responsabile dell’omicidio dell’operaio edile di origini campane. Il giovane, ex collega della vittima presso la stessa impresa edile folignate dallo scorso luglio ad ottobre, è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
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«Omicidio volontario premeditato»
«L’omicidio – riporta una nota della questura di Perugia – è stato consumato poco dopo le ore 6 a Foligno in via Louviere, luogo che costituisce l’abituale ritrovo degli operai della ditta prima di raggiungere i cantieri edili di Perugia e Nocera Umbra». Al minorenne vengono contestati i reati di «omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e porto e detenzione ingiustificato di oggetti atti ad offendere».
L’omicida era già appostato
Le indagini, svolte dalla squadra Mobile di Perugia e dal commissariato di Foligno, anche di natura tecnica, «hanno permesso di raccogliere gravi elementi indiziari a carico del minore. Nello specifico, grazie alla visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza acquisiti, si è accertato che l’autore del delitto si è appostato nei pressi del luogo dove è avvenuta l’aggressione alla vittima per poi, al suo arrivo, compiere l’efferato delitto».
La fuga in centro
«Successivamente prosegue la questura di Perugia – grazie alla visione delle immagini di videosorveglianza, è stato ricostruito il tragitto di fuga del malvivente sino in piazza Ubaldi, nel centro storico di Foligno e ubicata a circa 2 chilometri dal luogo del delitto, dove l’indagato ha fatto perdere le proprie tracce».
La perquisizione: tracce di sangue sulle scarpe
«Gli accertamenti sui residenti della zona ha consentito di concentrarsi sull’odierno indagato – il minorenne – le cui fattezze fisiche corrispondevano perfettamente a quelle dell’aggressore, travisato. La perquisizione effettuata nella tarda serata di sabato 9 novembre presso l’abitazione del minore (nel centro di Foligno, dove vive con la madre e la sorellina, ndR) ha permesso di rinvenire e sequestrare gli abiti indossati dal soggetto in occasione dell’omicidio, le scarpe ancora intrise di sangue, un monopattino impiegato per recarsi sul luogo del delitto e per fare successivamente rientro presso la propria abitazione».
Gli atti di autolesionismo
Una volta a casa, il 17enne non è più uscito e lì avrebbe compiuto degli atti di autolesionismo, non è chiaro se con l’intenzione di togliersi la vita o ‘punirsi’ per quanto di grave era accaduto. Sta di fatto che, dopo l’arresto, è anche finito in ospedale per le necessarie cure, anche se le lesioni riportate non sono gravi.
Il contesto lavorativo
«Il minore – conclude la nota – ha prestato attività lavorativa presso la stessa ditta edile sino allo scorso mese di ottobre. Sono in corso ulteriori approfondimenti relativi al movente alla base dell’omicidio comunque legati all’ambiente lavorativo».
Dubbi
Di fatto, ad oggi, un movente chiaro ancora non c’è, anche se si pensa che il tutto sia maturato in quelle poche settimane di lavoro del ragazzo presso l’azienda edile folignate. In questo senso potranno rivelarsi fondamentali le parole del 17enne, dei suoi amici, dei colleghi di Salvatore Postiglione, le analisi dei supporti informatici e telefonici. Al momento non c’è neppure traccia dell’arma del delitto, anche se dall’abitazione del presunto omicida mancherebbe un coltello da cucina a lama liscia lungo una ventina di centimetri.