Operazione ‘Nerone’: restano tutti dentro

Il gip Maurizio Santoloci ha convalidato gli arresti e confermato l’impianto accusatorio di procura

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Restano in carcere i quattro uomini arrestati dalla squadra mobile ternana nell’operazione antidroga ‘Nerone. Nella tarda mattinata di martedì, il gip Maurizio Santoloci ha convalidato gli arresti dei quattro indagati e rilevando la gravità dei fatti a loro ascritti ha confermato l’impianto accusatorio di procura, l’indagine è coordinata dal sostituto procuratore Elisabetta Massini, e polizia di Stato, disponendo per tutti la custodia cautelare in carcere.

OPERAZIONE ‘NERONE’, LA FOTOGALLERY

Gli arrestati  A finire in cella erano stati, oltre ad un 27enne ternano, figlio di un sovrintendente della polizia di Stato per lungo tempo in servizio a Terni; un romano incensurato di 40 anni, dipendente pubblico presso un ministero; un 32enne titolare di una sala giochi della capitale e un 57enne disoccupato di origini napoletane, che aveva il compito di custodire, nel suo appartamento di borgo Bovio, la droga destinata poi al mercato locale.

La droga sequestrata In un’auto intercettata a Maratta gli agenti hanno trovato 5 mila euro in contanti circa cinque chilogrammi di hashish suddivisi fra panetti e decine di ovuli. Quest’ultimi, ognuno dei quali viene detto in gergo ‘nerone’ – da qui il nome dell’operazione – contiene hashish di buona qualità (circa 10 grammi per un prezzo al dettaglio intorno ai 15 euro al grammo) e può essere facilmente nascosto e ingerito per evitare guai di fronte a blitz o controlli delle forze dell’ordine. In un appartamento di borgo Bovio, poi , è stato trovato un chilogrammo di cocaina purissima e circa quattro di hashish, tre bilancini di precisione e altro materiale per il confezionamento delle dosi.

 

 

 

 

 

 

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