Parco Cardeto Terni, il comitato chiede uno spazio. «Ancora criticità da sanare»

Lunedì il confronto in commissione su lavori e area per aggregazione sociale: apertura per il patto di collaborazione

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di S.F.

Il comitato in commissione

‘Nuovo’ comitato di quartiere – out il dimissionario Raffaele Mastrogiovanni, ora al vertice c’è Guido Pasquini – e necessità di un paio di chiarimenti su cosa sta accadendo. Tempo di nuovo confronto sul parco ‘Galigani’, e in generale, la situazione di Cardeto dopo le ultime novità registrate nell’ambito dei lavori per la riqualificazione. Due richieste in primis: la riapertura e la possibilità di avere uno spazio di aggregazione sociale da poter gestire. In ogni caso tutto passerà dal progetto sperimentale biennale che, salvo sorprese, sarà affidato a Terni Reti.

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Masselli e Pepegna

Solo Masselli. Pasquini e le criticità

Non ci sono l’assessore Benedetta Salvati, il dirigente Piero Giorgini ed il Rup Federico Nannurelli, ad ascoltare il comitato c’è il titolare a bilancio e partecipate Orlando Masselli. C’è chi fa notare che non è proprio il massimo per parlare di Cardeto: «Il comitato torna ad un anno di distanza, mezza giunta è stata convocata ed è vergognoso che abbia – l’attacco di Francesco Filipponi del Pd – risposto solo Masselli. Ha delle deleghe importanti, ma non rientrano in questo caso». Poi largo spazio al neo leader del gruppo di quartiere, Pasquini: «Noi del direttivo vogliamo avere un rapporto chiaro con le istituzioni e collaborazione con maggioranza e opposizione. Abbiamo chiesto il confronto – le sue parole – per prendere visione delle criticità ad un anno dal sopralluogo 2022: qualcuno dei punti critici è stato risolto e altri interventi sono stati fatti. Ma le criticità da sanare sono tante, è evidente». Si arriva al dunque: «I punti fondamentale sono due per noi: l’apertura del parco – il decennale dalla chiusura è dietro l’angolo, ndr – e l’individuazione di uno spazio chiuso da affidare al comitato per un oasi di aggregazione sociale. I tempi sono maturi perché ci sia un luogo di incontro dopo lunghi anni di attesa invano. La prolungata chiusura dà disagio esistenziale e umano. Cardeto deve tornare una risorsa preziosa per la socializzazione».

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Pasquini

La perplessità e l’apertura al patto di collaborazione

Masselli ha iniziato da una constatazione: «In tutta franchezza avevo perplessità su questa convocazione, è insolita la mia presenza. Ciò che attiene alle mie deleghe ha poco a che fare». In ogni caso se ne parla: «Ci sono criticità abbastanza importanti per l’impianto del fotovoltaico. In generale ci si è messi in marcia per la riconsegna e le considerazioni del comitato sono condivisbili: siamo indirizzati verso una gestione in equilibrio e Terni Reti ha predisposto un nuovo piano perché si sono presentate problematiche. Due anni di gestione sperimentale. La chiusura dei lavori? Non conosco il calendario, ma dalle interlocuzioni con la Salvati c’è la volontà di ridarlo per i mesi primaverili. Non nella sua – ha ricordato in merito alla palazzina ristorante e l’ex casa del custode – interezza per ora. Il comitato non può non essere un interlocutore: Terni Reti può prevedere un accordo di collaborazione per l’utilizzo degli spazi».

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Il dibattito

Sponda politica sono arrivate critiche anche da Michele Rossi (Terni Civica) per l’assenza degli assessori con le deleghe specifiche: «C’è anche il problema del sottopasso che porta all’Orazio Nucula, lo stato è pietoso. Nel parco deve esserci un contenitore sociale». Paolo Angeletti (Terni Immagina) ha parlato dell’importanza della sistemazione per bimbi e ragazzi, mentre Filipponi ha messo sul tavolo l’aumento dei prezzi e la procrastinazione dei termini di scadenza dell’appalto: «Quando sarà finito? Troppi annunci ci sono stati». Per Patrizia Braghiroli (FdI) «si sta raggiungendo l’obiettivo, siamo in dirittura d’arrivo». Sponda FI si è fatta avanti Doriana Musacchi: «Giusto dare spazi per i giovani. Per quel che concerne i sottopassi qualcosa è stato fatto». Tirato in ballo anche il contenzioso attivo per il vecchio project-financing, finito nelle aule dei tribunali. «Comprendiamo l’iter sofferto, però riteniamo che i tempi siano maturi per ridare il parco», l’ultimo messaggio di Pasquini. Storia ancora lunga.

Gli atti di indirizzo e l’incertezza

«Presto dalla seconda commissione – le parole della presidente della II commissione Rita Pepegna – arriveranno due atti indirizzo, uno su Cardeto e l’altro su piazza Valnerina, nell’ottica di recepire le istanze dei cittadini e degli operatori commerciali, segnalando il tutto all’amministrazione comunale, dando un contributo alla risoluzione di problemi impellenti. Per quanto riguarda il parco di Cardeto l’ascolto del comitato parte da lontano, con una serie di incontri che vanno avanti da un anno. Sempre nei mesi scorsi abbiamo effettuato un sopralluogo che ha riguardato tutto il quartiere. Ebbene, da allora alcune criticità nel quartiere sono rimaste, altre sono state assolte. Aspettavamo delle risposte più concrete per la riapertura di Cardeto. Purtroppo la mancanza oggi dell’assessora Salvati, un’assenza sicuramente motivata, non ha aiutato a chiarire alcuni punti rimasti irrisolti».

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