Perugia, col teatro si rianima via del Macello

‘Casa condivisa’ al posto di slot machines. ‘Il rinoceronte’ inaugura il multispace: «Speriamo di coinvolgere di più il quartiere»

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Gianluca Iadecola e il sindaco Andrea Romizi

Cultura al posto del degrado, dello spaccio e della criminalità. Dopo mesi di intensa attività lavorativa, ha aperto i battenti in via del Macello 31 il primo ‘presidio sociale’ per tentare una riqualificazione culturale di uno dei luoghi più ‘difficili’ della città e spesso al centro delle cronache.

I preparativi Via del Macello non è mai stata così viva e in fermento. C’è voluto quasi un anno per vedere restituito al quartiere quello spazio che, un tempo, era pieno di slot machine. Ora al suo posto il centro culturale Il Rinoceronte animerà quelle sale ripitturate e rimesse a nuovo con un luogo dedicato alla formazione, all’incontro, allo scambio di idee. Laboratori teatrali, incontri, workshop, concerti, letture e spettacoli che possano interessare trasversalmente gli abitanti del quartiere ma non solo. Un luogo che diventa un’opportunità per adulti e giovani, italiani e stranieri e per riportare un senso di comunità in un luogo difficile.

L’INAUGURAZIONE

L’inaugurazione

All’inaugurazione, sabato mattina, è arrivato anche il sindaco Andrea Romizi che, per primo, ha scommesso sul fondamentale ruolo dei presidi sociali tramite un bando. Lo scorso aprile, infatti, è nato il progetto che mette in sinergia pubblico e privato, con quest’ultimo che mette a disposizione degli spazi per tentare di ricucire quel legame che in alcune parti della periferia si è spezzato e tentare un cambio di rotta rendendo luoghi abbandonati vivibili e fruibili. Ad animarlo con laboratori, ora, ci penseranno i volontari dell’associazione Il rinoceronte. Già a partire dalla prossima settimana, infatti, partirà il laboratorio di lettura espressiva per bambini e ragazzi, quello teatrale multiculturale, incontri per avvicinare al palcoscenico le persone balbuzienti, il corso di public speaking e quello sulla comunicazione in rete che, ad aprile, si aggiungeranno al percorso di consapevolezza emotiva e al progetto Gaia, percorso di mindfulness e lavoro energetico con il corpo.

Le letture

Poesie di Capitini L’inaugurazione è stata una festa – spiega Gianluca Iadecola, presidente del centro culturale Il rinoceronte – a cui hanno partecipato i tanti volontari che in questi mesi ci hanno aiutato a trasformare questi locali, ma sono venuti anche i cittadini che abbiamo invitato e il sindaco Andrea Romizi». Dopo un breve discorso di ringraziamento «a chi c’è stato, sempre, a chi si è donato, a chi ha dato una mano, anche di vernice, a chi ha grandi idee, o anche piccole, e poi le realizza», sono state fatte alcune letture, tra cui una poesia di Aldo Capitini,  accompagnato da un concerto prima di festeggiare, a dovere, con un pranzo a buffet a cui hanno contribuito un po’ tutti.

La festa nei locali di via del Macello

Partecipazione Da anni i comitati e i residenti, nella zona che si allarga dietro Fontivegge, protestano per l’assenza di politiche mirate, per la mancanza di sicurezza, per la paura di vivere in un luogo non sufficientemente presidiato. «Le persone sono state molto incuriosite perché all’improvviso, da un giorno all’altro, sono iniziati dei lavori di ristrutturazione all’interno di spazi ormai abbandonati e fatiscenti. Abbiamo voluto dipingere le pareti, colorate e di un bianco brillante, con un’illuminazione che contribuisca a dare valore a quegli spazi. Chi si è trovato a passare lì davanti, negli ultimi mesi, ci ha sempre regalato un sorriso, segno di un positivo cambiamento, ormai in atto, nel quartiere». L’idea di un’evoluzione del quartiere piace, riscuote consensi, ma può essere ancora ampliata. «L’obiettivo – prosegue Iadecola – è di coinvolgere sempre più gli abitanti in questa che vogliamo diventi, per tutti, una casa condivisa».

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