Perugia, Matarazzo: «Ho rifiutato la A per venire qua»

Presentato il nuovo dg del Grifo. Santopadre parla dell’ex Alvini: « Ha fatto il pianto greco. Forse è stata sottovalutata la squadra più di quanto sia stato sopravvalutato il tecnico»

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di Gabriele Ripandelli

Chiuso un campionato, cambiano i volti e ci sono nuove speranze di dare vita a un ciclo e un progetto. Un copione che a Perugia si sono abituati a leggere ogni estate nonostante l’ultimo biennio sia stato più che positivo. Salutati Gianluca Comotto e Massimiliano Alvini, a Pian di Massiano sono arrivati Attilio Matarazzo e Fabrizio Castori. In sala stampa a presentare il nuovo direttore generale c’è anche Massimiliano Santopadre che ringrazia il predecessore e spiega la sua scelta: «Comotto con entusiasmo ci ha aiutato a superare un momento complicato. Abbiamo poi scelto una figura con maggiori competenze manageriali. Con Matarazzo abbiamo collaborato quando stava a Benevento e il nostro legame si è rafforzato quando è entrato nella Lega di B». La palla passa poi al protagonista di giornata che fa arrivare tutto il suo entusiasmo: «Ho visto alcune partite del Perugia e mi sono divertito in una stagione esaltante. Qua ho degli amici e mi sento a casa. Santopadre mi ha chiesto di concentrarmi solo su questo progetto e mi sono quindi trasferito da Roma». Qualcuno tra i presenti avrà poi strabuzzato gli occhi sentendo quel «ho rifiutato la Serie A per venire qua», dichiarazioni di un certo peso soprattutto perché arrivano a una settimana dall’addio di Alvini direzione Cremona e quindi proprio verso la A. Matarazzo ha spiegato quale sarà il suo ruolo: «Gestirò la parte organizzativa collaborando  con l’area marketing e commerciale. Non entrerò nel discorso tecnico. Con il coraggio di Santopadre in Lega sono arrivate novità importanti».

Santopadre su Alvini

Il presidente biancorosso si è tolto qualche sassolino dalle scarpe riguardo al cambio tecnico: «Alvini qua poteva essere un eroe ma è voluto andare dietro a qualcosa che oggi pensa sia più importante. Se mi chiedono di fare il presidente della Roma io rifiuto. Per sedersi al tavolo dei re basta esserlo, non è importante di chi lo sei. E siccome posso sceglierlo, lo voglio essere del Perugia. La sua è una storia che già conosciamo. Aveva già preso la decisione, non ha voluto sentire la mia risposta. Ha fatto il pianto greco. Forse è stata sottovalutata la squadra più di quanto sia stato sopravvalutato il tecnico. Voltiamo pagina senza avere nulla contro l’uomo». Il nuovo capitolo si chiama Fabrizio Castori: «Ci porta esperienza e professionalità. Da quando nell’anno della retrocessione ci ha battuto con il Trapani che era fallito ho pensato che un giorno l’avrei chiamato». Comunicate anche le date per la campagna abbonamenti: partirà da fine mese quando la società avrà capito come muoversi in base ai lavori in corso in Curva Nord. Chiusura sul mercato: «Non ci sono ancora offerte ma abbiamo giocatori che valgono – ha commentato Santopadre – Sentirò anche loro. Se mi faranno capire di voler rimanere, potrei rifiutare anche cifre importanti».

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