«Pesci morti a Trevi dopo l’incendio», ma l’Arpa tranquillizza

Video dai social di un cittadino che denuncia la moria. Ma dall’agenzia regionale spiegano che si tratta di casi isolati e non preoccupanti

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L’incendio alla Cartiera di Trevi ha provocato il riversamento di un colorante industriale nelle acque del Clitunno. Le immagini sono stranote e hanno creato polemiche. L’Arpa ha rassicurato tutti e, dopo le analisi, ha addirittura autorizzato gli attingimenti dal fiume per l’irrigazione, ma alcuni cittadini segnalano, con dei video postati sui social, la presenza di pesci morti nel corso d’acqua.

Arpa: «Tutto sotto controllo, conseguenze non gravi»

A UmbriaOn, il direttore generale di Arpa, Luca Proietti, assicura che la concentrazione degli elementi di tossicità nel corso d’acqua è non significativa, nell’ordine di pochi microgrammi, e non pregiudica l’utilizzo delle acque. Poco preoccupanti anche le conseguenze sulla fauna ittica: «Pesci morti? Io ne ho visto solo uno – dice Proietti al telefono – ma non fa statistica. Tecnicamente, non c’è stata moria. L’evento non è stato particolarmente gravoso per la fauna ittica, i test che abbiamo fatto sono stati rassicuranti da questo punto di vista, sull’acqua dopo due giorni non c’era più nulla, c’erano solo i sedimenti sul fondo».

Come è arrivato l’inchiostro in acqua

Il serbatoio che conteneva il liquido colorante si è fuso a causa delle fiamme e lo ha fatto fuoriuscire. Le migliaia di metri cubi d’acqua riversate nel sito hanno poi fatto il resto facendo defluire le acque verso il fiume. A ciò va aggiunto il fatto che, per motivi di sicurezza viene staccata la corrente quando ci sono incendi e quindi la eventuale depurazione o il filtraggio delle acque viene meno. «Del resto – spiega ancora Proietti – i presidi ambientali sono secondari rispetto alla sicurezza e comunque quel liquido nel depuratore non ci può andare, ‘ammazzando’ il depuratore, che è di tipo biologico». Anche per questo il liquido tossico è stato portato via con delle mini cisterne.

LA NOTA DI ARPA UMBRIA

Tutto ok anche l’aria

Tranquillizzazioni, da Arpa, anche sugli elementi di tossicità dell’aria, quindi si va verso il ritiro delle ordinanze sindacali anche relativamente ai precipitati aerei su frutta, ortaggi, uova e latte. «Non ci sono stati superamenti di valori limite imposti dalla legge», spiega Proietti.

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