di S.F.
Un bel po’ di soldi da gestire. E al contempo anche la necessità di non commettere errori nelle varie fasi procedurali per arrivare alle aggiudicazioni e soprattutto al completamento delle opere entro il 2026, con tanto di rendicontazione delle spese. In tal senso a Terni si inizia a mettere mano alle gare – per l’ex chiesa del Carmine c’è già la ‘lista’ – legate al Piano nazionale di ripresa e resilienza, il Pnrr: c’è un decreto ministeriale che ha concesso al Comune 18 milioni di euro per varie partite, si parte con la riqualificazione della Passeggiata ed il completamento del parco di Cardeto.
PNRR TERNI, EX CHIESA DEL CARMINE: SEI IN CORSA
La progettazione ed i servizi tecnici. Almeno tre operatori
Capitolo La Passeggiata. L’impegno di spesa complessivo, come noto, è da 1 milione di euro e palazzo Spada esternalizza il servizio di progettazione, direzione lavori, contabilità e coordinamento della sicurezza. Motivo? «La definizione – si legge nell’atto – delle procedure progettuali necessitano competenze altamente specializzate. Tale attività non può essere ritenuta compatibile con i carichi di lavoro attualmente gestiti dall’ufficio tecnico della direzione lavori pubblici-manutenzione. Per tale ragione, anche al fine di evitare la perdita dei finanziamenti si ritiene utile ed indispensabile e quindi finalizzato al contemperamento degli interessi primari, di procedere con l’affidamento». Ma come si svolgerà il tutto? Il via libera ci sarà con un confronto tra almeno tre operatori economici attraverso la procedura negoziata e criterio del prezzo più basso. Il valore delle spese tecniche in questione è di 111 mila euro, Iva e Inarcassa comprese.
PNRR TERNI, I PROGETTI CON I 18 MILIONI
Cardeto
In questo caso si parla di 600 mila euro – per il 2023 è invece indicata una cifra di 400 mila euro per il 5° lotto, ma tutto a carico del Comune ed extra Pnrr – per il completamento del ‘Bruno Galigani’. Si tratta del 4° lotto e la scelta è la stessa della Passeggiata: almeno tre operatori coinvolti. Le spese tecniche per Cardeto risultano essere di poco inferiore agli 80 mila euro e per questa procedura il criterio di scelta sarà l’offerta economicamente più vantaggiosa «Si potrà ricorrere al criterio del prezzo più basso – è specificato – solo nel caso di procedure negoziate per l’affidamento di Sai (Servizi di architettura e ingegneria) di importo stimato inferiore a 40 mila euro, per i quali il Rup non abbia adottato la procedura dell’affidamento diretto». Interventi da avviare entro il primo semestre 2023.
