di S.F.
Teatro Verdi, altri affidamenti nell’ambito della complessa ristrutturazione. Questa volta interessa il II stralcio da oltre 11 milioni di euro e si rimodula il quadro economico a causa di lavori edili «funzionali e necessari alla sicurezza dei pedoni ed alla viabilità nelle aree esterne». Rispunta anche il nodo amianto a causa dei ritrovamenti durante la fase di demolizione e realizzazione degli scavi per lo spostamento dei sottoservizi.
MARZO 2024, I 44 MILA EURO PER L’AMIANTO DA SMALTIRE
DICEMBRE 2023, L’AMIANTO AL TEATRO VERDI
Palazzo Spada ha dato il via libera a due affidamenti rispettivamente da 22.181 euro alla Ipic Servizi Ambientali di Massa Martana e da 21.899 euro alla Piconi Evidio di Spoleto per un totale che sfiora i 45 mila euro. Motivo? Nel primo caso per i lavori di rimozione e smaltimento di canne fumarie, discendenti e tubazioni di scarico contenenti amianto, nel secondo per la sicurezza dei pedoni e viabilità attraverso «la rimozione della vegetazione infestante, la realizzazione di un percorso pedonale con abbattimento delle barriere architettoniche in seguito dell’ampliamento dell’area di cantiere, la stuccatura della pavimentazione in sanpietrini di porfido nell’area antistante la recinzione di cantiere per consentire le operazioni di carico/scarico degli esercizi commerciali e del passaggio pedonale e lo spostamento dell’isola ecologica». Il II stralcio, finanziato con fondi Pnrr, vale in totale 14 milioni di euro e – così come il I stralcio – ed è mano alla Krea Costruzioni.
Teatro Verdi Terni, il piano demolizioni: ‘dubbio’ amianto e cannoni da nebbia