di S.F.
La bonifica bellica propedeutica alla ristrutturazione e il servizio di campionamento, analisi e refertazione di campioni di materiale per la determinazione di amianto massivo, tempo di procedere nell’ambito del maxi restyling – in questo caso si parla di I stralcio funzionale – del teatro Verdi di Terni. Il dirigente ai lavori pubblici Piero Giorgini ha firmato il doppio affidamento a favore di una società campana e di una laziale: nel primo caso è tutto in mano alla Ccm srl di Casagiove (Caserta) per poco più di 10 mila euro, nel secondo in campo c’è la Eurolab di Castelliri (Frosinone) per un importo complessivo di 2.800 euro. Entrambe sono già in azione. «A seguito – si legge nell’atto preparato dal responsabile unico del procedimento e di progetto, l’ingegnere Matteo Bongarzone – delle prescrizioni trasmesse dalla soprintendenza archeologica dei beni culturali dell’Umbria, si è reso necessario procedere all’attuazione di un piano di indagini propedeutico alle future demolizioni e allo spostamento dei sottoservizi e all’affidamento del servizio di bonifica bellica». Inoltre c’è necessità di «indagare l’eventuale presenza di amianto nella pavimentazione e nei battiscopa della platea del piano terra e nella pavimentazione della galleria del primo piano al fine di smaltire correttamente i materiali di risulta».
Terni, teatro Verdi: prime analisi, rischio amianto. Vico S. Agape verso la ‘chiusura’