Promozione turistica: «Che fa la Regione?»

Visibilità Umbria, Carbonari e Liberati (M5S) presentano un’interrogazione alla giunta: «Bassa popolarità dei portali istituzionali. Pochi investimenti su social e web»

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«Quali sono ad oggi le azioni intraprese e i progetti per la promozione del turismo regionale?». A chiederlo – non l’unica richiesta – alla giunta regionale sono i consiglieri regionali del M5S Maria Grazia Carbonari e Andrea Liberati che, in seguito ad un calcolo effettuato dall’istituto Demoskopika, chiede lumi sulle iniziative per lo sviluppo del settore. In ballo anche il web marketing, tour operator, agenzie e social.

TURISMO IN UMBRIA, L’OTTIMISMO DI FABIO PAPARELLI: «SEGNALI DI RIPRESA»

Liberati e Carbonari

L’indagine, male l’Umbria I due esponenti pentastellati, in premessa, specificano che «l’istituto Demoskopika, dopo aver preso in considerazione oltre 129 milioni di pagine web indicizzate, 2,5 milioni di like sulle reti sociali, oltre 35 milioni di recensioni conteggiate e circa 340 mila strutture ricettive osservate, ha calcolato un apposito indice (Regional tourism reputation index) che, sulla base di otto indicatori (visibilità e interesse dei portali turistici istituzionali regionali, il social appeal presso gli stakeholder, la popolarità, la fiducia e le tendenze di ciascuna destinazione turistica regionale nel complesso e la reputazione del sistema ricettivo), ha valutato la reputazione turistica delle regioni; in questa speciale graduatoria l’Umbria risulta penultima regione d’Italia per reputazione turistica, soprattutto per quanto riguarda la ricerca libera su Google; secondo l’indicatore ‘Ricerca della destinazione’, appositamente ideato da Demoskopika conteggiando le pagine indicizzate sul motore di ricerca Google della keyword ‘vacanze’, seguita dal ‘nome destinazione’ per ciascuna regione, l’Umbria è all’ultimissima posizione, addirittura dietro la Basilicata. Sestultima invece per il grado di appeal sui social network. Come popolarità delle destinazioni, siamo al terzultimo gradino della classifica. Anche sul fronte delle recensioni di qualità (i vari TripAdvisor, Booking, Trivago ecc.) il risultato non cambia; secondo quanto scritto dagli analisti di Demoskopika, oltre che da un ridotto livello di attenzione web dei consumatori-turisti, la penalizzazione delle mete turistiche regionali umbre sarebbe da imputare anche a una poco significativa popolarità e visibilità dei portali istituzionali del turismo».

L’ISTAT ‘INCHIODA’ L’UMBRIA: MAGLIA NERA DEL 2016

Gubbio neve (da pagina Comune Gubbio)

Gubbio

Guai, beghe e social Carbonari e Liberati proseguono: «Secondo alcune ricerche (studio semestrale TripBarometer, condotto da Ipsos perTripAdvisor), oltre tre italiani su cinque prenotano le vacanze online , mentre l’81% dei viaggiatori indica di tenere in grande considerazione il parere fornito da altri utenti che li hanno preceduti; le recenti vicende di FlyVolare, per quanto riguarda l’aeroporto ‘San Francesco d’Assisi’, e gli scandali della mobilità fino alla chiusura della ex Fcu, non hanno di certo contribuito a promuovere la destinazione Umbria ai grandi tour operator e alle agenzie di viaggio. La scarsità e l’inaffidabilità dei servizi fa così precipitare la qualità dell’offerta; nella nuova campagna di promozione turistica annunciata dal vice presidente della giunta regionale e assessore al turismo Fabio Paparelli, dal costo di 2,8 milioni, si evince un articolato piano di marketing territoriale, che prende in considerazione le principali tv e radio nazionali, le affissioni statiche e dinamiche (metropolitane, tram, grandi stazioni e aeroporti) e la stampa specializzata, ma poco degli investimenti complessivi è destinato a social e web; intanto, come se non bastassero le ricadute negative del terremoto 2016, la questione turismo assume aspetti tragicomici, con l’episodio di plagio denunciato dal sindaco di San Quirico d’Orcia, a seguito dell’incredibile utilizzo a fini di promozione turistica da parte della Regione Umbria – Sviluppumbria – di una immagine di località collocata in Toscana (Castello di Vignoni, San Quirico d’Orcia)».

LA CAMPAGNA ‘UMBRIA IL TUO CUORE VERDE’

«Che avete fatto?» Analizzato ciò, i due consiglieri regionali passano alla richiesta: «Si interroga la giunta quali siano ad oggi le azioni intraprese e i progetti per la promozione del turismo regionale; se siano previsti investimenti strutturali per lo sviluppo di strategie di web marketing, anche al fine di aumentare visibilità e l’interesse dei portali turistici istituzionali regionali, nonché della promozione verso tour operator e agenzie di viaggio, atteso che la mancanza di alcuni servizi di base, già accennati in premessa, tende a incidere negativamente sul social appeal, sulle recensioni di qualità e, più in generale, sulla reputazione turistica della regione».

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