Bocciatura su bocciatura. In linea di massima non sta piacendo granché l’aggiornamento del piano di riequilibrio presentato dall’amministrazione comunale negli ultimi giorni: dopo il ‘no’ di Confindustria, ecco quello della Uil. Il verdetto al termine dell’audizione in III° commissione consiliare – andata in scena mercoledì mattina – delle associazioni di categoria e delle associazioni sindacali sulla situazione finanziaria dell’ente.

COMUNE DI TERNI: «RIEQUILIBRIO FORZATO»
Il parere negativo La Uil sottolinea di «aver rinnovato con forza al Comune la richiesta di trovare soluzioni ‘politiche’ che possano evitare il permanere del contenzioso amministrativo pendente al Tar presentato da una organizzazione sindacale e che sarebbe essenzialmente la causa, secondo l’amministrazione, della necessità di far ricorso al ‘Fondo di rotazione’. Il fatto stesso che vi sia un contenzioso, pur prescindendo dal merito, sembrerebbe sia essenzialmente l’elemento che costringe l’amministrazione a far ricorso al ‘Fondo di rotazione’ con le pesanti ricadute che esso comporta su cittadini, imprese e lavoratori».
«IL FONDO DI ROTAZIONE NON E’ EVITABILE»
«Evitare» Secondo la Uil, in definitiva, «invece di soffermarsi in questa fase sulle modalità di distribuzione delle conseguenze negative, è indispensabile porre in atto tutti i comportamenti necessari per evitare alla radice quelle conseguenze e quindi evitare il dissesto ma anche l’utilizzo del ‘Fondo di rotazione’».