Sanità, accreditamenti strutture: Regione in affanno, arrivate oltre 220 istanze

La validità era conservata per i novanta giorni successivi alla fine dello stato di emergenza Covid, ma procedura complessa per rinnovo e mantenimento. Scadenza a settembre

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di S.F.

La sanità, gli accreditamenti istituzionali per le strutture sanitarie e socio-sanitarie pubbliche e private. C’è affanno in Regione ed ecco che rispetto alle tempistiche originarie c’è la novità in merito alle istanze pervenute per completare la procedura: il termine ultimo per inviare le richieste di rinnovo/mantenimento è fissato al 15 settembre 2022. C’è un bel po’ di lavoro da fare a livello tecnico ed amministrativo. Perché è stato fatto un atto specifico a fine giugno? La validità di certificati, attestati, permessi, concessioni e autorizzazioni varie era conservata per i novanta giorni successivi rispetto alla dichiarazione dello stato di emergenza per il Covid (31 marzo).

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Luca Coletto

Le richieste ed il problema

Allo stato attuale a palazzo Donini sono arrivate 118 istanze di accreditamento a mezzo pec – il report statistico è contenuto nel documento istruttorio per l’approvazione dell’atto – e ulteriori 111 per le integrazioni istruttoria tramite la piattaforma online della Regione. «Tutti gli accreditamenti – si legge – con audit sono stati rilasciati da più di tre anni, termine di validità dell’accreditamento istituzionale ai sensi del r.r. 10/2018, e che quest’ultimo oltre anche gli accreditamenti provvisori rilasciati a domanda sono stati considerati validi, sino al termine dello stato di emergenza e, per effetto delle disposizioni normative, fino al 29 giugno 2022». Le procedure amministrative sono in mano all’Oaia per l’aspetto amministrativo e l’Otar per quello tecnico dopo l’avvio da parte della Regione del nuovo sistema di accreditamento istituzionale. In tal senso i problemi non mancano: si parla di notevole complessità del procedimento nonché «della non ancora adeguata dotazione organica degli uffici competenti, nel numero e nelle competenze rispetto al carico di lavoro da affrontare». Dunque tempi stretti ed impossibilità di completare il tutto entro la giornata odierna. I primi audit si sono svolti nelle scorse settimane.

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Legittimo affidamento

La Regione si base sul principio del legittimo affidamento per non pregiudicare la continuità dei rapporti contrattuali con le Usl e, allo stesso tempo, garantire la qualità delle prestazioni erogate in convenzionamento con il sistema sanitario regionale. Chi invierà la richiesta oltre il 15 settembre vedrà il suo accreditamento considerato non più valido. C’è un’altra scadenza indicata nella descrizione dell’iter: «Gli accreditamenti per i quali è stato validamente richiesto il rinnovo/mantenimento, conservano senza soluzione di continuità la loro validità sino alla approvazione del provvedimento amministrativo finale a conclusione del relativo procedimento amministrativo; tali provvedimenti conclusivi dovranno essere adottati entro il termine del 30 giugno 2023, salvo il verificarsi di circostanze che potrebbero influire nella suddetta tempistica e, comunque, non oltre il 30 giugno 2024». La situazione di sovraccarico – più volte tirata in ballo nei mesi scorsi – si è sviluppata perché dal novembre 2018 il servizio per l’Oaia ha sospeso il rilascio dell’accreditamento con audit delle strutture sanitarie per dare via libera provvisori ai nuovi istanti. Poi dodici mesi dopo lo stop anche al rilascio degli accreditamenti a ‘domanda’. Un’operazione che giocoforza in futuro – almeno è ciò che sperano in via della Bardesca – riguarderà anche la Ternana per il progetto stadio-clinica.

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