di M.T.
Nove mesi. Questo è il nuovo ‘tempo massimo’ – concesso dalla Provincia di Terni a ThyssenKrupp Ast – per portare a termine la gara europea alla quale l’azienda vuole fare ricorso per affrontare il problema dela scorie di lavorazione che attualmente, al ritmo di 300 mila tonnellatte all’anno, finiscono in discarica.
I tempi Stavolta, insomma, a dover ‘subire un taglio’ sarebbe stata l’azienda che, quando aveva annunciato la propria intenzione, aveva parlato di una tempistica che, complessivamente, prevedeva due anni di tempo: sei mesi per la nomina del comitato di vigilanza e della commissione aggiudicatrice; l’elaborazione della specifica tecnica di gara (bando e capitolato); e per la ricerca e la selezione degli operatori da invitare alla gara. Altri dodici mesi per l’esecuzione della gara internazionale e ulteriori sei mesi per la valutazione delle offerte e l’aggiudicazione. Poi, per la verità, ThyssenKrupp Ast aveva proposto di abbreviare i tempi, proponendo 14 mesi. Adesso gliene impongono nove.
Le criticità La nuova tempistica è stata stabilita nella Conferenza dei servizi che si è svolta martedì mattina e nel corso della quale la multinazionale ha ricordato di aver affidato (nel 2010) ricerche e test a una serie di istituti di ricerca e imprenditori che sarebbero «solamente in piccola parte riusciti a fornire una robusta risposta alla problematica sottoposta loro». Il riferimento, evidentemente, è anche al progetto ternano di Rmt – cofinanziato dalla stessa ThyssenKrupp Ast e poi non considerato fattibile – mentre secondo l’azienda è necessario dar vita ad un progetto per la creazione a Terni di un polo di eccellenza per il recupero delle scorie – anche se era emerso il dubbio sulla reale possibilità di trasformarle in qualcosa di riutilizzabile – mirando a coinvolgere player internazionali in grado di proporre soluzioni tecnologiche avanzate.
Accelerazione La Conferenza dei servizi ha detto con chiarezza che le idee di ThyssenKrupp Ast sono interessanti e vanno messe a verifica. Ma bisogna fare in fretta, soprattutto perché, ogni mese che passa, comporta un aggravamento della situazione della discarica di Valle. E quindi ha preso una decisione che determinerà un’evidente accelerazione di tutta l’operazione. Tanto che le procedure per dare alla luce il comitato di vigilanza partiranno fin dai prossimi giorni, con immediata elaborazione del bando e del capitolato per la gara.