Sisma centro Italia, focus su ricostruzione

Un seminario a Spoleto, promosso dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica, che ha riunito i Comuni del ‘cratere terremoto’

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«A sei mesi dal terremoto del 24 agosto, parallelamente alla gestione dell’emergenza, è ormai avviata la ricostruzione, sia dal punto di vista dei provvedimenti che dal punto di vista organizzativo». Così l’architetto Alfiero Moretti, dirigente del servizio organizzazione e sviluppo del sistema di Protezione Civile della Regione Umbria, durante il seminario intitolato ‘Dall’emergenza alla ricostruzione. Interventi urgenti a favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici del 2016 e del 2017: norme e ordinanze’, promosso dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica a Villa Redenta di Spoleto.

Il seminario Al centro dell’evento formativo ospitato a Spoleto le modalità tecniche di avvio della fase di ricostruzione e le ordinanze commissariali, oltre all’attività degli Uffici speciali per la ricostruzione, con un focus su soggetti attuatori e profili di responsabilità. Attenzione è stata poi data alle disposizioni che consentono il potenziamento del personale da impegnare nelle attività di ricostruzione. Per l’importanza delle tematiche affrontate, il seminario è stato aperto anche alle amministrazioni extra regionali che si trovano nel ‘cratere’ del terremoto.

Le norme Rispetto all’attuale apparato normativo Moretti ha precisato che «sono stati emanati in questi mesi tre decreti legge: i primi due convertiti con la legge 229, l’altro a seguito del terremoto del 18 gennaio è attualmente in discussione in Parlamento. Dopo la legge che fissa i principi generali il commissario ha già emesso 15 ordinanze, alcune delle quali interessano direttamente la ricostruzione». Un primo provvedimento, «che è quello della riparazione dei danni lievi, prevede la possibilità di avviare immediatamente i lavori, con burocrazia zero, senza ottenere preventivamente autorizzazioni, ne dal punto di vista edilizio ne dal punto di vista del contributo, e abbiamo già l’ordinanza per i danni gravi subiti dalle imprese. Inoltre, in questi giorni si sta definendo l’ordinanza per quanto riguarda la ricostruzione per i danni gravi alle abitazioni».

L’organizzazione Dal punto di vista organizzativo, ha aggiunto il dirigente, «il nuovo modello di governance prevede una struttura centrata nel commissario, in ogni regione un ufficio speciale per la ricostruzione. Un ufficio speciale che è composto dalla Regione e dai Comuni attraverso una convenzione. Sono già 43 i Comuni che hanno aderito a questa convenzione, le due sedi saranno a Foligno e Norcia. Quella di Foligno è pienamente approntata, abbiamo già 18 persone che lavorano in questo ufficio speciale, entro il mese di marzo se ne aggiungeranno altre 30 per arrivare nei prossimi mesi ad un organico complessivo, con l’apertura anche della sede di Norcia, di 70 persone. Siamo pienamente operativi, abbiamo già ricevuto domande di delocalizzazione, invio delle schede Aedes fatte da privati, domande per la ricostruzione e in questo momento stiamo lavorando tutte queste domande pervenute, le stiamo istruendo per portarle avanti. Abbiamo provvedimenti, ci sono i finanziamenti disponibili e abbiamo anche le strutture che cominciano a lavorare sulla ricostruzione».

Prossimi incontri Il seminario «rappresenta la seconda giornata d’approfondimento organizzata dalla Scuola umbra di amministrazione pubblica sugli interventi a favore delle popolazioni colpite dal sisma», ha ricordato Alberto Naticchioni, amministratore unico della Scuola. «Stiamo progettando nuovi incontri di formazione mirata, on the job, rivolta agli Uffici tecnici, area risorse umane e finanziarie. Si tratta di iniziative che si inseriscono nel percorso formativo curato dalla Scuola a supporto dei Comuni umbri feriti dal terremoto, secondo l’indirizzo indicato dalla presidente della Regione Catiuscia Marini».

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