Un anno di reclusione e 5 mila euro di risarcimento alla parte civile. Questa la condanna inflitta mercoledì dal tribunale di Terni in composizione monocratica – giudice Biancamaria Bertan – ad un 67enne ternano residente a Narni Scalo, in via Tuderte.
L’uomo era accusato di atti persecutori nei confronti di una donna 47enne, residente nello stesso condominio e costituitasi parte civile attraverso l’avvocato Luca Leonardi.
Sotto la lente di procura e tribunale di Terni ci sono finiti diversi episodi accaduti fra luglio 2021 e luglio 2022, fra insulti, minacce, atteggiamenti aggressivi, tali da causare – secondo l’autorità giudiziaria, che ha visto accogliere in aula la richiesta di condanna formulata dal pm Cinzia Casciani – pesanti conseguenze.
Alla donna, in primis, ma anche al padre di lei affetto da alcune problematiche di salute. Secondo quanto messo nero su bianco, oltre alle offese accompagnate da gesti minacciosi ogni qual volta la incontrava, il 67enne avrebbe intercettato la donna anche fuori dal condominio, in strada, rivolgendole parole irriferibili e costringendola a cambiare abitudini di vita, anche in relazione al modo di condurre il proprio cane, costretto per lo più in casa. L’appello da parte della difesa dell’imputato, che ha rimarcato l’estraneità del proprio assistito rispetto alle contestazioni mosse, appare scontato.