Narni: presunto stalking condominiale fa finire a giudizio un 67enne ternano

Il processo è in corso di fronte al giudice monocratico. Parte civile è una vicina 47enne. I fatti sono accaduti in via Tuderte

Condividi questo articolo su

Una persecuzione ‘condominiale’ che andrebbe avanti da tempo, esaminata dall’autorità giudiziaria nell’arco temporale che va dall’estate 2021 all’estate 2023 – le denunce, sporte in tempi diversi, fanno riferimento ad un periodo di circa due anni – e che ha fatto finire a giudizio per stalking un 67enne ternano, residente in via Tuderte a Narni Scalo. Il processo è in corso di fronte al tribunale di Terni – giudice Biancamaria Bertan – e nell’ultima udienza sono stati sentiti due testi ed anche la persona offesa, una vicina di casa 47enne, costituitasi parte civile attraverso l’avvocato Luca Leonardi. L’imputato invece è difeso dal collega Pierluigi Boscia. Al termine, l’udienza è stata aggiornata al prossimo 6 marzo.

L’avvocato Luca Leonardi

Nel merito

Gli episodi oggetto del processo in questione si sono svolti fra luglio 2021 e luglio 2022 e – stando a quanto segnalato agli inquirenti – sono numerosi, densi di insulti, minacce, atteggiamenti aggressivi, tali – secondo la persona offesa e anche per l’autorità giudiziaria che ha inteso approfondire il tutto in sede processuale – da causare pesanti conseguenze. Alla donna, in primis, ma certo anche al padre di lei – affetto da alcune problematiche di salute -, agli altri vicini e, più in generale, al condominio. Secondo quanto messo nero su bianco, oltre alle offese accompagnate da gesti minacciosi ogni qual volta la incontrava, il 67enne avrebbe intercettato la donna anche fuori dal condominio, in strada, rivolgendole parole irriferibili e costringendola a cambiare abitudini di vita, anche in relazione al modo di condurre il proprio cane, costretto per lo più in casa.

Il processo

Ovviamente il punto di vista dell’imputato e di chi lo assiste sarà ben diverso e il contenuto emergerà in tribunale. Sarà il processo a dire, per ora con il giudizio di primo grado, come stanno le cose, peraltro in alcune situazioni verbalizzate dagli stessi carabinieri, intervenuti sul posto per riportare un po’ di calma in mezzo a tante tensioni.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli