Tariffa rifiuti Terni, ora paga anche il Comune. Modifica regolamento

Taric, adeguamenti normativi e novità rispetto al documento approvato a fine dicembre. Intanto per palazzo Spada stanziamento da 100 mila euro per gli immobili di proprietà

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di S.F.

La necessità, emersa durante la fase di approvazione del Pef 2021, di apportare migliorie e l’invio dell’Auri di una proposta di revisione in seguito alla ‘consulenza’ della Tecnodata. Ci sono anche questi aspetti alla base della modifica del regolamento Taric – Tariffa rifiuti corrispettiva – di Terni che, salvo sorprese, sarà approvata dalla III° commissione consiliare e dal consiglio nella prossima settimana: c’è anche uno stanziamento di 100 mila euro da parte del Comune per il servizio Asm riguardante gli immobili di proprietà. Il via libera del collegio dei revisori dei conti è arrivato venerdì mattina.

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L’adeguamento 

In sostanza si adegua il regolamento approvato lo scorso 30 dicembre alle ultime ‘direttive’ e alla necessità di considerare le specifiche misure di agevolazione per l’emergenza Covid-19. In particolar modo le novità sostanziali riguardano l’articolo 11 ‘Criteri per la determinazione della tariffa rifiuti corrispettiva e del piano finanziario’, l’articolo 15 sulla ‘tariffa giornaliera per manifestazioni e spettacolo viaggiante’, l’articolo 22 per le ‘riduzioni per avvio autonomo al recupero o al riciclo da parte delle utenze non domestiche’ (è consentito ai produttori di rifiuti speciali di procedere in forma autonoma al recupero) e l’articolo 25-bis, introdotto per la regolamentazione dei contributi alle utenze colpite dalla pandemia. In quest’ultimo caso si tratta di una disposizione transitoria.

Altre modifiche

Ci sono inoltre modifiche sui criteri di calcolo per la composizione della tariffa e l’elenco delle attività delle utenze non domestiche: «È stato precisato, come criterio per il calcolo della quota variabile, il numero di conferimenti – si legge nella proposta – in contenitori standardizzati per ciascuna utenza, eliminando dalla sommatoria i conferimenti relativi agli assorbenti per la persona (pannolini e pannoloni); si specifica che il calcolo dei quantitativi di rifiuti in peso avviene sulla base di un fattore di conversione (peso specifico) individuato dal gestore; è stata prevista la possibilità di deroga al limite di 5 contenitori adibiti a conferimento del residuo indifferenziato per utenze aggregate (utenze domestiche condominiali); sono state introdotte precisazioni sulle tipologie di attività, introducendo in particolare la voce attività di produzione di beni specifici, assente nella precedente versione del regolamento».

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I 100 mila euro del Comune

C’è poi un altro aspetto che riguarda le finanze di palazzo Spada. Con la Taric riscossione e controllo sono passati in mano al gestore e dunque il Comune ha previsto un esborso di 100 mila euro a favore di Asm, «anche al fine di non far ricadere sull’utenza l’intero onere del servizio». Per farlo gli uffici tecnici – patrimonio e tributi – hanno svolto una prima ricognizione degli immobili di proprietà per chiudere il cerchio sulle superfici assoggettabili alla tariffa rifiuti corrispettiva: missione ancora da completare e per il momento l’accantonamento è questo. Poi sarà stornato per creare un altro stanziamento definitivo.

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