Ternana a Brescia, Lucarelli: «Vanno tutti forte dietro, dobbiamo fare punti»

Fere pronte per la trasferta in terra lombarda. Il tecnico: «In settimana mi sono stranito perché ho sentito parlare di cose che con il calcio giocato non hanno granché a che fare»

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di Gianni Giardinieri

Venerdì santo di..parole per mister Cristiano Lucarelli (mai nome fu più adatto al contesto), che nella sala stampa del ‘Libero Liberati’, riceve i giornalisti per la consueta conferenza stampa pre gara. Lunedì di Pasquetta (fischio d’inizio alle ore 15) i rossoverdi sfideranno a Brescia le rondinelle di mister Gastaldello, per un match che potrebbe da un lato rilanciare le velleità di alta classifica della Ternana mentre dall’ altro si configura come ultima chance per la formazione bresciana per cercare di evitare una clamorosa e inaspettata retrocessione in serie C. Di seguito le dichiarazioni del mister rossoverde:

Brescia

«Il Brescia, come organico, ha qualcosa in più della Spal e questo mi fa pensare che sarà ancora più difficile. Forse non troveremo un ambiente caldissimo e con un pó di contestazione nei confronti della squadra. Cellino è un presidente competitivo e ha sempre ottenuto ottimi risultati. Non mi spiego come sia possibile che abbia questa classifica, con la rosa che ha a disposizione. In serie B però niente è scontato e contano molti altri elementi rispetto alla qualità del parco giocatori. Dobbiamo andare con la giusta attenzione e un pó di paura, che potrebbe darci maggiore concentrazione».

La partita da fare

«Dovremo ripartire dal secondo tempo di Ferrara, in termini di voglia di fare risultato. Dobbiamo fare punti perché dietro vanno tutti forte. Ci sono pochissimi punti tra quint’ultima e squadre poco più in alto, per cui non dobbiamo assolutamente ripetere l’inizio della gara con la Spal. In settimana mi sono già stranito perché ho sentito parlare di cose che con il calcio giocato non hanno granché a che fare, come l’arrivo di nuovi soci o le voci sulla cessione della società».

Tenuta mentale e ossessione del risultato

«Per me l’ossessione del risultato é una patologia. Penso che ognuno di noi cerchi di fare il massimo. Non credo che ci siano ragazzi che non si impegnano. Possono esserci situazioni in cui alcuni non riescono a tenere mentalmente tutti i novanta minuti».

La formazione di lunedì

«Non sono un integralista e cerco di andare incontro a quelle che sono le caratteristiche della squadra. Non credo che a Ferrara la svolta sia stata dovuta al cambio di modulo. Favilli probabilmente, se fosse stato schierato dal primo tempo, avrebbe trovato le stesse difficoltà di chi ha cominciato».

Doppio errore di Cassata a Ferrara e Diakité

«É stato un errore frutto della capacità di essere concentrati. Noi abbiamo una persona che lavora su tutti i piazzati, compresi i falli laterali, e raccomandiamo sempre di tirarli il più lontano possibile. Alcuni giocatori a volte non ricordano quanto cerchiamo di insegnare».

Disponibili

«Recuperiamo Defendi, qualcun altro, come Coulibay, sarà da valutare. Ghiringhelli sta crescendo anche se persiste un leggero fastidio al legamento. La squadra fisicamente sta bene e lo ha dimostrato anche contro la Spal».

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