Ternana: «Contrazione costi difficoltosa»

La Sviluppo Editoriale s.r.l., socio ‘controllante’ di maggioranza, aggiorna la situazione: «Restano squilibri, la B non ha prodotto ricavi». Longarini, stop in Cassazione

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di S.F.

Giuseppe Capaccia, Costantino Franci e Stefano Mercorio, sempre loro. L’amministratore unico della società di maggioranza ‘controllante’ la Ternana Calcio S.p.A., il commercialista che ha in pugno le quote sottoposte a sequestro giudiziario – di Edoardo Longarini – e il rappresentante della Esperia Servizi Fiduciari S.p.A, che detiene il restante 49% libero: sono loro ad essersi riuniti lo scorso 27 luglio, a Roma, per mettere nero su bianco sul bilancio aggiornato al 31 dicembre 2016 della Sviluppo Editoriale S.r.l.. Di fatto, sponda via Aleardi, il commento è identico rispetto all’anno precedente. Intanto per l’imprenditore di Tolentino sono arrivati due stop dalla Cassazione. Sul campo a tenere alta l’attenzione dei tifosi è il ‘caso’ Biagio Meccariello, sul quale ha deciso di intervenire direttamente Stefano Ranucci.

Di Girolamo, Ranucci e Longarini

IL BILANCIO 2015

Lo ‘status quo’ La situazione attuale – ‘closing’, annunci e attesa restano sullo sfondo – è ancora invariata rispetto alla scorsa stagione (fatta eccezione per lo ‘scambio’ Stefano Ranucci-Stefano Dominicis nel ruolo di procuratore), quantomeno a giudicare dai documenti ufficiali (ultimo protocollo Ternana firmato il 17 luglio, Sviluppo Editoriale s.r.l. in aggiornamento). E dunque: 57.26% in mano alla società dell’au Capaccia, il restante 42.74% di Edoardo Longarini (quote libere, quelle del passaggio a Unicusano). Giovedì 27 luglio incontro in via Archimede per l’approvazione di bilancio.

Valore della produzione, 1 euro In primis il 52enne romano – da anni collaboratore di Longarini, fu coinvolto anche nel vecchio CdA rossoverde all’epoca di Vincenzo Mangano presidente – è stato confermato da amministratore unico fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017. Numeri ‘crudi’: perdita d’esercizio di 82 mila e 771 euro (ripianata con la riserva versamenti del conto copertura perdite), valore della produzione quantificato in 1 euro e ricavo 0. Il capitale sociale è di 93 mila e 600 euro.

Stefano Bandecchi

Le spese La Sviluppo Editoriale s.r.l. spiega che «la perdita subita è diretta conseguenza dei costi della produzione relativi alla gestione ordinaria e, in particolare dei servizi amministrativi, compenso e rimborsi spese amministratore per 49 mila e 61 euro; oneri diversi di gestione per 862 euro; spese legali e onorari per recupero crediti per e31 mila e 561 euro; altre spese per servizi per 377 euro; imposte dell’esercizio per 970 euro; arrotondamenti attivi 1 euro. La società – conclude – non ha prodotto alcun valore della produzione, né altri componenti positivi, se non proventi della gestione finanziaria per 59 euro».

Il bilancio rossoverde: «Ancora squilibri» Simone Longarini ha più volte ribadito che il suo addio – in realtà è tutt’ora amministratore unico da carte ufficiali e da organigramma – è dovuto in particolar modo a questioni economiche. Milioni su milioni per ripianare le perdite e chiusura del vincolo: «La controllata – si legge nel documento firmato da Giuseppe Capaccia, pubblico da giovedì 10 agosto – Ternana Calcio S.p.A. ha evidenziato ancora squilibri economici sia nell’ultimo bilancio approvato al 30 giugno 2016 che nella situazione semestrale al 31 dicembre 2016».

L’inefficacia della serie B e i costi Viene sottolineato ancora una volta che «di fatto, i cinque anni di permanenza nel campionato di serie B, non hanno ancora prodotto i ricavi attesi, mentre prosegue l’opera di contrazione dei costi; comunque difficoltosa volendo mantenere costante l’impegno richiesto dalla competizione sportiva. L’equilibrio finanziario e patrimoniale, anche nell’ultimo bilancio approvato, è stato garantito solamente dai versamenti – Edoardo Longarini, ndr – eseguiti dal socio di minoranza, poi destinati a copertura delle perdite».

Stefano Ranucci

Palla a Unicusano «Ancora una volta – spiega la Sviluppo Editoriale s.r.l. – dovranno essere richiesti all’organo amministrativo ulteriori sforzi per rendere la società indipendente dall’intervento del sodo di minoranza e per sanare i citati squilibri. Sulla base di quanto esposto e delle ulteriori risultanze economico-patrimoniali dell’ultimo bilancio delle società partecipate, sono state assunte le seguenti valutazioni: la partecipazione nella Ternana Calcio S.p.A. è iscritta per un valore superiore alla corrispondente quota di patrimonio netto risultante dal bilancio annuale al 30 giugno 2016, operata la copertura parziale delle relative perdite iscritte con i versamenti erogati unicamente dal socio di minoranza anche successivamente alla sua chiusura, nonché superiore alla corrispondente quota del patrimonio netto risultante dal bilancio semestrale al 31 dicembre 2016. Anche quest’anno, tenuto conto della scarsa signiticatività del bilancio semestrale, dell’entità dei versamenti a copertura delle perdite erogati dal socio di minoranza successivamente alla sua chiusura, nonché della sua continua passata disponibilità alla copertura delle perdite, dell’ulteriore permanenza nel campionato di serie 13, si è ritenuto di non considerare durevole la perdita subita e, quindi, di mantenere il valore di iscrizione in bilancio». Nel documento non appare mai – la riunione è del 27 luglio, ma il periodo preso in considerazione si ferma al 31 dicembre – la parola Unicusano.

Edoardo Longarini

SVILUPPO EDITORIALE S.R.L., RICORSO RESPINTO IN CASSAZIONE

Ricorso respinto Quattro le cause-contenziosi in corso della Sviluppo Editoriale s.r.l. e per una di loro, lo scorso 31 luglio, la Corte di Cassazione ha depositato le motivazioni per la bocciatura del ricorso presentato (nel 2015) da Edoardo Longarini nei confronti di Alberto Donati e Sandra Ricci Busciantella per «far dichiarare – si legge nel dispositivo di sentenza della terza sezione civile, Roberta Vivadil presidente – la simulazione assoluta e/o la nullità dell’atto di costituzione di fondo patrimoniale dai convenuti stipulato in data 27 dicembre 2000». Da cosa nasce la vicenda? Lo specifica la società di via Archimede: «La società ha impugnato la sentenza della Corte d’appello di Milano, che ha rigettato l’impugnativa della costituzione del fondo patrimoniale da parte di Alberto Donati e la moglie per sottrarre tutti i loro immobili alla richiesta dei creditori». Niente da fare per l’imprenditore marchigiano: la Corte ha rigettato il ricorso, condannando la Sviluppo Editoriale s.r.l. ed Edoardo Longarini al pagamento «in solido tra loro» delle spese del giudizio di legittimità, 10 mila euro».

EDOARDO LONGARINI VS MINISTERO: LA CASSAZIONE DICE NO, LA SENTENZA

Longarini vs Ministero, nuovo stop Un luglio che ha ‘regalato’ anche un altro semaforo rosso all’imprenditore marchigiano. La prima sezione civile della Cassazione – Antonio Didone presidente – ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso di Longarini contro il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: in questo caso il motivo della contesa è legato al contenzioso con lo Stato per l’appalto concesso – ricostruzione di Ancona – all’Adriatica Costruzioni, con richiesta risarcitoria di oltre 1 miliardo di euro. Nel 2015 la Cassazione ‘cancellò’ il risultato dell’arbitrato che, invece, aveva dato l’ok per il risarcimento. Per Longarini c’è la condanna al pagamento delle spese processuali, 120 mila euro.

Arriva Emil Bokri La Ternana ha acquisito in prestito dal Carpi – a darne notizia il portale gianlucadimarzio.com – l’italo-tunisino Emil Bokri, classe ’00: «Sandro Pochesci – commenta il procuratore del giovane, Stefano Vitullo – lo ha visionato e lo sta monitorando. Sarà aggregato con la ‘Primavera’, ma anche prima squadra forse». 

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