Terni, accordo Ipsia-Arpa: l’ambiente diventa un lavoro

Implementato un nuovo corso di studi per formare tecnici ‘green’, collaborazione al via tra i due enti

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di F.L.

L’Ipsia Pertini di Terni ancora protagonista con una nuova convenzione ideata per aprire ai giovani diplomati le porte del mondo del lavoro: dopo l’intesa firmata con l’Accademia di Belle Arti di Perugia, venerdì è stata la volta della presentazione di un accordo raggiunto con Arpa Umbria. L’obiettivo è favorire la collaborazione fra le due istituzioni e creare nuove opportunità per gli studenti nel settore ambientale e dell’ecologia, mettendo a loro disposizione un percorso di alternanza scuola-lavoro presso i laboratori dell’agenzia di protezione ambientale oppure durante le attività di controllo del territorio.

«IL FUTURO È AL LAVORO» CON L’IPSIA ‘PERTINI’ DI TERNI

Il percorso di studi e le opportunità

‘Tecnico per la gestione delle acque e del risanamento ambientale’ è in particolare il nuovo indirizzo attivato dall’istituto professionale nell’ambito del quale verrà promosso lo scambio di competenze. Oltre all’alternanza sono previsti anche momenti di approfondimento attraverso convegni ed eventi volti a mettere in risalto le problematiche legate all’ambiente e le possibili soluzioni, a sensibilizzare l’opinione pubblica su questi temi e, nello specifico, a formare i giovani sia da un punto di vista tecnico che da un punto di vista culturale nel modo di approcciarsi alle problematiche ambientali. «Un plauso all’Ipsia per questa iniziativa, che quando mi è stata proposta mi ha visto subito molto entusiasta» ha detto nel corso della presentazione online il direttore di Arpa Umbria, Luca Proietti. «È un segnale importante – ha continuato – aver tenuto conto delle esigenze del territorio e del mondo dell’impresa, cercando di adeguarsi al contesto storico. Significa anche stare dietro agli elementi cardine del Recovery Fund, che vede più del 50% delle risorse investite sul verde, sul risanamento e sul recupero ambientale. È una scelta strategica per i ragazzi e per il territorio». Proietti ha ricordato che sono già 17 le convenzioni firmate da Arpa con altrettanti istituti e 350 i ragazzi coinvolti e che in Umbria è già attivo un corso in biotecnologie nell’ambito dell’Its, possibile sbocco per i diplomati dell’Ipsia. «Oggi pomeriggio (venerdì, ndr) – ha annunciato – vareremo una nuova collaborazione per il triennio 2021-2023, una collaborazione che continuerà nell’ottica della formazione completa di nuove figure professionali aderenti al mercato e al territorio».

La soddisfazione della scuola

Per il dirigente scolastico dell’Ipsia, Fabrizio Canolla, il nuovo indirizzo di studi è «una scommessa sul futuro green, che necessiterà sempre più di professionisti con competenze specifiche». «Cerchiamo di ancorarci – ha proseguito – alla realtà professionale quotidiana di tutti i giorni, i ragazzi avranno infatti anche la possibilità di imparare un lavoro. Vogliamo sfornare tecnici immediatamente appetibili per il mercato dell’occupazione, per questo plaudo a questa reciproca apertura, sperando che dia i frutti auspicati. È giusto trattenere i nostri ragazzi sul territorio, che offre risorse che dobbiamo cogliere insieme agli altri attori». Per conto dell’istituto ha parlato anche il professor Federico Fadda, che ha sottolineato come «l’obiettivo della convenzione sia anche quello di far crescere nei ragazzi, già dal primo anno, la sensibilità verso l’ambiente necessaria per porsi nel migliore modo verso la risoluzione dei temi ambientali».

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