di S.F.
Appalto per il sistema integrato dei servizi di contrasto alla violenza di genere del Comune di Terni, c’è qualcosa da chiarire. Martedì al Tribunale amministrativo dell’Umbria è prevista l’udienza per il ricorso depositato lo scorso 22 agosto dall’associazione San Martino Impresa Sociale, ko nel testa a testa con BeFree e Libera…Mente Donna.
Terni, contrasto alla violenza di genere: appalto a BeFree e Libera…Mente Donna
All’rti citato sopra – valore complessivo dell’appalto vicino ai 249 mila euro – è stato affidato in estate l’appalto grazie al punteggio di 92,43 contro gli 88,33 della San Martino per il centro anti violenza residenziale/semiresidenziale, l’emergenza/urgenza, la casa rifugio e la casa di semiautonomia. Il problema? Gli atti. Sì, perché il motivo di ricorso è legato all’articolo 116 del codice del processo amministrativo: di mezzo c’è l’accesso alla documentazione amministrativa riguardante la procedura comunale. Evidentemente l’associazione (è l’ente gestore della Caritas diocesana di Terni-Narni-Amelia) vuol capire qualcosa. A difendere quest’ultima è l’avvocato Pietro Laffranco, mentre a seguire palazzo Spada c’è Paolo Gennari. Non costituite in giudizio BeFree e Libera…Mente Donna. Le ultime memorie di replice di ricorrente e resistente sono state depositate il 25 ottobre. Da non dimenticare che, in primavera, la gara era stata annullata per la non copertura dei nomi nella prima fase.
Terni, appalto contrasto alla violenza di genere: il Comune annulla la gara