Terni, bocciata l’area ambientale complessa

Terni, la delusione del deputato Nevi per il ‘no’ all’emendamento da parte del governo: «Ci sarebbero rientrate importanti città industriali. Ma non mollo»

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Doccia fredda e niente emendamento per il riconoscimento da parte dello Stato delle ‘aree ambientalmente complesse’ con stanziamento di 80 milioni di euro per anno per il miglioramento della qualità dell’aria. Ad annunciarlo, con evidente amarezza, è il deputato – nonché membro del direttivo di Forza Italia alla Camera – Raffaele Nevi: «Brutte notizie dalla commissione bilancio di Montecitorio. Nella tagliola imposta dal governo alla maggioranza giallo-verde è finito anche il mio emendamento sulla delicata situazione ambientale di alcune aree che fanno produzioni strategiche per il paese».

I PROPOSITI PER L’AREA AMBIENTALE COMPLESSA, ESTATE 2017

La delusione: «Solo Caparvi ha mostrato interesse»

Nevi con il sindaco Latini

Il deputato ‘azzurro’ spiega che ci «sarebbero rientrate sicuramente importanti città industriali come Torino, Brescia, Terni e Trieste. Tutto ciò poi si inseriva perfettamente nella necessità per il nostro paese di dare una prima risposta alla procedura di infrazione che l’Europa ha aperto nei confronti dell’Italia proprio perché non ha messo in campo misure strutturali per innalzare la qualità dell’aria nelle città, specie quelle dove ci sono importanti insediamenti produttivi. Solo il collega Virginio Caparvi della Lega, ha mostrato interesse alla nostra proposta e ha provato a sensibilizzare il governo».

«POSSIAMO DARE SVOLTA AL TERRITORIO»

Attacco al M5S

L’altra sponda del governo non ha recepito: «Evidentemente – prosegue Nevi – non c’è stata la giusta attenzione soprattutto da parte del Movimento 5 stelle che sa solo proporre di bloccare lo sviluppo e chiudere impianti industriali invece di provare a far convivere le cose in modo serio. Comunque non intendo mollare questa sacrosanta battaglia per migliorare le condizioni di vita di milioni di cittadini italiani che hanno diritto a respirare aria pulita come tutti gli altri e per consentire alle attività produttive di produrre quelle materie prime come acciaio e energia elettrica che sono fondamentali senza che nasca un forte sentimento anti industriale. A tal proposito annuncio – in conclusione – che a breve ripresenterò un organico disegno di legge e chiederò alla capogruppo Gelmini, che ha avuto la sensibilità di essere cofirmataria di questo emendamento, di portarlo avanti come una priorità di Forza Italia».

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