Terni, Asm-Acea: riprende il percorso, 3 pregiudiziali respinte. Audizioni in arrivo

Dopo un mese e mezzo si riparte con il confronto sulla maxi operazione industriale. Masselli spiega, respinte le richieste su regolamento, Morroni e Sperandeo

Condividi questo articolo su

Un mese e mezzo di pausa, ora è tempo di tornare sui banchi di palazzo Spada. Ripartendo dal tema – a livello amministrativo e non solo – più rilevante: la maxi operazione industriale per il rafforzamento di Asm con l’ingresso del gruppo Acea come partner. L’ultimo e unico passaggio in III commissione c’è stato il 14 luglio, mercoledì mattina la ripresa per illustrare l’approvazione dell’esito del bando della società partecipata del Comune: tripla pregiudiziale del M5S bocciata, avvio del confronto e aggiornamento alle prossime sedute per l’audizione dei vari soggetti coinvolti.

LA PROPOSTA PER L’ACCETTAZIONE: DETTAGLI E CONSEGUENZE

L’assessore Masselli ed il trio della direzione attività finanziarie

Cosa è previsto in breve

L’operazione, in sintesi, riguarda sottoscrizione da parte di Acea e Acea Ambiente srl, Technologies for Water Services SpA, Acea Molise srl, in due tranches , di un aumento di capitale riservato deliberato da Asm «in esito al quale il gruppo Acea arriverà a detenere una partecipazione compresa tra il 40% e il 49% in Asm, anche in cambio del conferimento a quest’ultima di alcune partecipazioni societarie in altre aziende». L’Agcm in merito ha fatto sapere che tutto ciò non comporta «la costituzione o il rafforzamento di una posizione dominante nei mercati interessati, tale da eliminare o ridurre in modo sostanziale e durevole la concorrenza». L’illuminazione pubblica invece viaggia in direzione Terni Reti dopo lo stop dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato per Asm. Tutto noto e ribadito con ulteriori dettagli dall’assessore Masselli, accompagnato nella circostanza in aula consiliare dalla dirigente Grazia Marcucci e dai funzionari Giulia Scosta-Marco Granocchia.

14 LUGLIO, IL PRIMO TENTATIVO IN III COMMISSIONE
4 LUGLIO, TUTTI I DETTAGLI DELLA MAXI OPERAZIONE: CIFRE, DETTAGLI E SOCIETÀ COINVOLTE

La commissione

Tripla pregiudiziale bocciata

In realtà Masselli ha iniziato ad illustrare la proposta – non troppa attenzione da parte dei consiglieri – a mezzogiorno, cinquanta minuti dopo l’avvio della commissione consiliare. Motivo? Tripla richiesta M5S di pregiudiziale ed una sospensione di mezzo. Non solo. Federico Brizi (Lega) e Francesco Filipponi (Pd) hanno ricordato della richiesta di Alessandro Gentiletti (Senso Civico, out) in merito all’input di avere i documenti in allegato senza il nome dei consiglieri prestampato nell’ambito della questione riservatezza degli atti posta a luglio. Prima pregiudiziale proprio su questo argomento: «Chiedo il rinvio fin quando il segretario generale non mi garantisce che posso divulgare tutto, siamo stati diffidati su questo». Niente da fare. La seconda è ricaduta sul regolamento dello svolgimento delle sedute, in particolar modo il comma 7 dell’articolo 33 (redazione di verbale e lettura). Stop anche su questo fronte e riunione dei capigruppo per parlarne. Infine la terza su input di Federico Pasculli (M5S): «Necessario ascoltare prima l’assessore regionale Roberto Morroni perché al momento non c’è ancora il piano rifiuti e nella lettera d’intenti Acea dice che fermerà l’inceneritore se gli consentiranno di farlo altrove. Si sta mettendo il tetto senza le fondamenta: le valutazioni economiche dell’operazione sono aleatorie». Il risultato è lo stesso. Tre no.

L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA IN MANO A TERNI RETI: SCATTA L’ITER
19 LUGLIO 2022, L’AGCM SI ESPONE SULL’OPERAZIONE INDUSTRIALE

Le chiavette consegnate ai consiglieri per la maxi documentazione

L’esposizione e la gara 2014

Per quasi un’ora Masselli ha spiegato in linea di massima – basandosi sulla proposta di deliberazione già nota da oltre 80 pagine – il perché si è arrivati a questa scelta, l’esito del bando e le conseguenze. Tutto già noto, poi per gli allegati se ne parlerà in seguito: «Ok alla proposta di Filipponi di stabilire un calendario per la discussione», ha esordito. «L’Agcm sull’aumento di capitale ha detto che è tutto secondo norma». L’eccezione è la pubblica illuminazione che, salvo sorprese, andrà in mano a Terni Reti con stop Asm dopo quasi 60 anni. «Sicuramente non ha aiutato – ha voluto sottolineare Masselli – la tenuta della società dal punto di vista finanziario la gara del 2014 per la raccolta e lo spazzamento di rifiuti perché sono servite assunzioni e mezzi tecnologici. Ricordo inoltre che già nel 2015 fu dato mandato di verificare la possibilità della vendita del 40% delle quote di Asm». Maxi riepilogo anche su advisor, procedura di gara, elenco dei soggetti coinvolti e contenzioso da 10,2 milioni – debito – per il mancato pagamento della partecipata del Comune nell’ambito del pagamento dei rimborsi per il transito dell’energia sulla rete (Cse e Csea). Ricorso pendente: «Tutto già determinato sia in caso di esito negativo che positivo», ha puntualizzato Masselli. Su ciò si è fatta avanti la Pococacio: «Chiamare qui chi produsse quell’offerta nel 2014». Richiesti anche i bilanci di Ferrocart, Newco e Umbriadue, vale a dire alcune delle società coinvolte dall’iter. Storia ancora molto lunga.

Condividi questo articolo su
Condividi questo articolo su

Ultimi 30 articoli