Corso Tacito Terni: «No ‘interdizione’»

Terni, l’assessore Bordoni chiude alla proposta di Rossi per favorire i pedoni. Per l’alleggerimento si punta a riduzione fascia scarico merci e rivisitazione permessi Ztl

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di S.F.

«L’attraversamento di corso Tacito non può essere interdetto – quantomeno temporaneamente nelle ore di maggior flusso – al traffico veicolare, purtroppo. Ma un alleggerimento della viabilità in quella zona è possibile». L’assessore Leonardo Bordoni ‘respinge’ così la proposta lanciata dal consigliere di Terni Civica Michele Rossi in merito all’asse che da via Mancini conduce a piazza Dalmazia: per ora nessuna chance di tentare un intervento del genere. L’atto di indirizzo – modificato – è stato comunque approvato con i voti della maggioranza, Paolo Angeletti (TI) e Anna Maria Leonelli (UpT). Ennesimo focus sulla Ztl.

LA PROPOSTA E IL PERICOLO IN CORSO TACITO

L’impossibilità

Al centro dell’attenzione i disagi e la pericolosità per i pedoni nell’attraversamento di corso Tacito. Già in occasione della scorsa commissione consiliare Bordoni aveva già fatto intuire che difficilmente si poteva perseguire un obiettivo del genere e giovedì pomeriggio ha – per ora – chiuso la questione: «Abbiamo interrogato l’ufficio incidenti sullo storico dei sinistri nell’ultimo biennio in quel punto, poi verificato l’alternativa per l’interdizione fondamentalmente totale del traffico e fatto un sopralluogo per vedere lo stato dell’incrocio con un tecnico. Non risulta possibile un’interdizione del traffico su quell’asse, nemmeno temporaneo». Si può fare altro invece.

L’ATTO DI INDIRIZZO POST DISCUSSIONE

Scarico merci

L’avvocato leghista ha messo in evidenza che ci sono «delle ipotesi di alleggerimento possibili come ad esempio la riduzione della massa di mezzi pubblici che attraversano con l’utilizzo delle navette elettriche; la rivisitazione dei permessi per l’accesso alla Ztl, sul quale stiamo lavorando. Necessariamente l’ottica è controsistemica all’ipotesi di maggiore apertura. Un ulteriore elemento più facilmente realizzabile e opportuno riguarda la modifica degli orari di accesso all’area pedonale per il carico-scarico di merci, può aiutare a contenere la criticità esistente. Ripeto, la chiusura al traffico veicolare non è possibile e segnalo che a livello tecnico l’area pedonale è fino alla prima intersezione di corso Tacito, dove si trova la libreria Ubik, poi c’è la Ztl e dall’altro lato riprende. Questo passaggio può sembrare anomalo, è difficilmente percepibile». Polemica dietro l’angolo.

INTANTO BAGARRE IN VIA LUNGONERA SAVOIA PER LA CICLABILE

Bordoni punzecchiato da maggioranza e minoranza

La delusione e la strumentalizzazione

È Alessandro Gentiletti – stesso leitmotiv del 10 gennaio – a punzecchiare l’assessore: «L’esposizione è molto deludente. Manca una visione complessiva. L’unica azione che l’amministrazione si sente in grado di fare è la riduzione della fascia oraria per il carico-scarico. Inoltre rivisitiamo i permessi Ztl per aprirla e non per decongestionare il traffico? Rimettiamo ancora una volta in discussione questo tema». Bordoni non lascia passare: «Si conferma – rivolto al collega avvocato – campione del mondo di strumentalizzazione, è politica becera. Non ho mai detto che si riaprirà la Ztl e non metto il decoro urbano avanti alla sicurezza dei cittadini», replica in merito all’accusa lanciata dall’esponente di Senso Civico.

Michele Rossi

«Serve coraggio, mi attendo visione politica»

C’è anche un membro della maggioranza che non si tira indietro quando si tratta di dar ‘fastidio’ all’esecutivo. Si tratta di chi ha proposto l’atto, Rossi: «Sono soddisfatto della solerzia dell’assessore nel prendere in carico l’argomento, ma ciò che ha detto sull’impossibilità di interdizione già lo sapevo perché chiesi ai tecnici. Da lui mi attendo una visione politica e del coraggio amministrativo: l’atto di indirizzo va in questa direzione, magari si può pensare ad una Ztl zonizzata con permessi specifici a seconda dell’area di ingresso, Noi siamo più bravi degli altri – si riferisce alle passate amministrazioni – e possiamo farlo, mi auguro che in futuro questo discorso sia fattibile. Il nostro corso forse è l’unico in Italia dove un pedone non può passeggiare tranquillamente perché si deve fermare e controllare che non transitino auto». Valentina Pococacio (M5S) invece ha ribadito che «serve approfondire la tematica della Ztl. La problematica dell’attraversamento è evidente, va messo in sicurezza e segnalo che lo stesso problema c’è anche in zona largo Passavanti. Ma la questione centrale riguarda la nostra Zona a traffico limitato».

L’attraversamento

Il bilanciamento 

La parola d’ordine di Bordoni è equilibrio, specie nel modo di esporre. Soprattutto considerando che l’argomento Ztl-viabilità è assai delicato e gli scontenti, qualsiasi siano le decisioni assunte, non mancheranno. «Sottolineo che corso Tacito non è proprio un’area pedonale perché ci sono delle esenzioni per percorrerlo (citati taxi, persone con disabilità, mezzi di soccorso ecc.). Per quel che concerne Rossi raccolgo il suo invito ma il coraggio non necessariamente deve essere disgiunto dal bisogno di bilanciare degli interessi diversi: altri cittadini ad esempio si lamentano della viabilità congestionata in via Aleardi. Sono elementi non facilmente conciliabili», ha puntualizzato. «Mio malgrado non è possibile chiudere l’intersezione al traffico ma possono esserci soluzioni di alleggerimento. Un’analisi di studio del traffico come consigliato da Rossi è sperabile, credo sia agevole ad esempio farlo sul tempo di permanenza dei veicoli all’interno della Zlt per darci dei dati statistici». Gentiletti spende il suo ultimo intervento per riprendere il discorso precedente con l’assessore: «Caduta di stile di Bordoni. E inoltre non ci dice quale interessi vuole tutelare l’amministrazione: invece delle parole vorremmo dei fatti e atti concreti visto che siamo a quasi due anni dall’insediamento della giunta. Non si può perdere ulteriore tempo».

Walter Giammari, funzionario tecnico

Il comportamento dei ternani e il cerchiobottismo 

Di mezzo – sono Anna Maria Leonelli e Federico Pasculli a bacchettare – ci sono anche le critiche per i cittadini. «Chiudere una strada – il pensiero del consigliere di Uniti per Terni – vuol dire rivedere tutto il traffico cittadino. I pedoni poi non sono così privi di ingenuità perché i ternani hanno l’abitudine di attraversare in diagonale e non guardano, non va bene. L’atto va riguardato nel complesso». Il capogruppo M5S ha voluto far presente che «al ternano voglio bene – tira in ballo TerniReti e vecchie commissioni nel quale furono verificati episodi negativi – ma è diseducato. La non zonizzazione della Ztl è un lasciapassare per andare al prendere il cornetto e fare la spesa». Infine l’invito: «Non fate i cerchiobottisti come la precedente amministrazione altrimenti non farete nulla. Se avete una visione la dovete portare avanti». Dal canto suo Rossi non molla: «Resto convinto della mia idea, l’interdizione in una fascia oraria è possibile». Difficile che la storia prenda una piega diversa.

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