di S.F.
Comune di Terni e Atc Servizi Spa, nuova puntata con un bel po’ di notizie interessanti in chiave attuale e soprattutto futura. Questa volta non riguarda i parcheggi, bensì l’aviosuperficie ‘Alvaro Leonardi’: c’è l’estinzione del diritto di superficie in mano alla società e la riunificazione della piena proprietà in capo a palazzo Spada. Un’operazione che vale un esborso da oltre 1 milione di euro. Lunedì a palazzo Spada all’ordine del giorno c’è l’approvazione del nuovo piano industriale strategico 2025-2027 di Terni Reti.
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La vicenda è lunga e nota. Parte dal maggio del 2008, quando venne stipulata la convenzione tra Atc Spa e Comune per la gestione in house providing dell’aviosuperficie. Poi nell’estate 2010 l’atto integrativo per la concessione del diritto di superficie (ventennale) di porzioni di terreno di proprietà comunale per un totale di 3.557 metri quadrati (lotto 1) utili alla costruzione degli hangar e dell’impianto fotovoltaico. Di mezzo anche un secondo lotto che, dall’agosto 2016, vede Terni Reti utilizzare impianti e dotazioni patrimoniali in parte di proprietà del Comune.
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Nel corso degli anni poi una serie di accadimenti, atti, trasferimenti e gare per il funzionamento dell’aviosuperficie che, come già ricordato, vede dal 2016 in campo Terni Reti. Nel 2020 la società controllata dal Comune ha chiesto all’ente l’estensione della cessione del diritto di superficie e il conferimento della gestione dell’intero compendio. Con un problemino: sui diritti di superficie riguardanti i beni di proprietà della Atc Servizi Spa grava un’ipoteca di primo grado a favore di Amco Asset Management. Con situazione debitoria cui prestare attenzione.
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Bene, qual è il nodo di tutto ciò? Semplice, che rispetto alla delibera del consiglio comunale del 2020 non è ancora stato ultimato il perfezionamento dei passaggi della proprietà superficiaria, «unico diritto reale di godimento in capo ad Atc Spa. Infatti Atc Servizi Spa ha realizzato su suolo comunale 28 hangar, hangar paracadutisti, torre di controllo, distributore di carburanti, servizi igienici, laboratorio (direzione), elisuperficie, porzione di pista e pertinenze». E ora palazzo Spada si muove anche per un’altra ragione: «Il mancato pagamento dei debiti conseguenti all’accensione del mutuo da parte di Atc Servizi Spa in liquidazione espone questo Comune ai rischi conseguenti all’ipoteca iscritta da parte dell’istituto bancario creditore». Non il massimo.
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Per chiudere la questione e avere l’acquisizione integrale della piena proprietà da parte del Comune c’è stata una perizia tecnica-estimativa condivisa anche dal liquidatore della società , Alessio Sgrigna. Le cifre? 560 mila euro per l’estinzione del diritto di superficie per il periodo che va dal 1° agosto 2016 al 31 agosto 2030 e 595 mila euro in conseguenza della revoca anticipata della convenzione firmata nel 2010, relativo ai valori patrimoniali delle edificazioni realizzate nel corso del tempo sulle aree già di proprietà superficiaria dell’ente (lotto 2). Il cosiddetto equo indennizzo. Ma c’è altro in gioco.
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Terni Reti lo scorso 24 maggio ha inviato un’ipotesi di riequilibrio della concessione perché – non è una novità – ci sono difficoltà . Come chiaramente esposto dalla controllata il 27 marzo in merito al piano previsionale delle attività 2025-2026: «Con riferimento agli impegni di investimento per l’asset Aviosuperficie ex Atc, la corrente situazione finanziaria della società non permette l’impegno di investimento in concomitanza con quello dell’asset Parcheggio Rinascita – San Francesco. La società potrà dare seguito all’operazione in disamina solo in caso di risoluzione positiva del credito incagliato verso Udg». Il Comune ha chiesto a Terni Reti di sviluppare un nuovo piano industriale che «tenga conto della disponibilità dell’intera area e delle sue potenzialità di sviluppo». Con indicazione del Pef.
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In contemporanea però l’ente parla anche di altro. Vale a dire la valutazione di ogni «ulteriore ipotesi di valorizzazione dell’area dell’aviosuperficie, esplorando anche le possibilità di ipotesi di alienazione e/o di concessione per la gestione tramite bandi pubblici». Per ora si va avanti con la concessione vigente, poi si vedrà . L’assessore proponente è Michela Bordoni, mentre il responsabile del procedimento è il dirigente ai trasporti Paolo Grigioni. Lunedì se ne discuterà in consiglio comunale.