Terni Reti, piano industriale 2022/2024: «Non interamente possibile»

L’aggiornamento sulla situazione della partecipata è contenuta nella bozza del nuovo Dup. Resta il nodo Atc

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di S.F.

Ci siamo, per l’amministrazione a guida Bandecchi è tempo di aggiornare il Documento unico di programmazione 2023/2025. Bozza definita e approvata (va di pari passo con il bilancio tecnico 2024/2026, sono cambiate le tempistiche programmatiche con il decreto estivo del Mef), le curiosità sono numerose e come di consueto il capitolo delle partecipate è uno dei più attenzionati: in questo caso il focus è su Terni Reti e il piano industriale 2022/2024. C’è un aggiornamento nel documento di non poco conto.

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Alessandro Campi, Au di Terni Reti

Ostacolo Atc Parcheggi

Terni Reti è una delle due società partecipate al 100% dal Comune (l’altra è FarmaciaTerni, per Asm la situazione è cambiata come ben noto) e nell’autunno 2022 è stato approvato il nuovo piano industriale strategico 2022/2024. Bene, che è successo nel contempo? Qualcosa che ha cambiato le carte in tavola: «L’attuazione – si legge nel maxi documento comunale, la versione definitiva sarà pronta ad ottobre – del predetto piano risulta, ad oggi, non interamente possibile, atteso che tra le misure in esso incluse rientrano i trasferimenti dei diritti reali superficiari afferenti agli asset Aviosuperficie e parcheggio rinascita – San Francesco». La ragione è conosciuta: «I procedimenti amministrativi avviati dall’Ente hanno subito, infatti, un arresto dovuto all’avvenuta notifica, nel novembre 2022, di una sentenza di condanna al risarcimento dei danni a carico di Atc Parcheggi. Quest’ultima, ritenendo che la responsabilità per tale obbligazione risarcitoria dovesse essere ascritta al socio (indiretto) Comune di Terni, ha tentato di rivalersi sull’Ente proponendo una causa civile nei confronti dello stesso». Il risultato è una sospensione dell’iter.

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La pista dell’aviosuperficie

Umbria Distribuzione Gas

Da non dimenticare l’altrettanto, complessa partita aperta con Udg: «Terni Reti ha da ultimo ricevuto, nel mese di febbraio 2023, una proposta di riequilibrio del canone di concessione e, quindi, di definizione negoziale della lite. In considerazione dei possibili vantaggi che tale soluzione arrecherebbe alle società (che si ricorda, appartengono entrambe al ‘gruppo’ Comune di Terni), è stato avviato presso Terni Reti il procedimento volto a vagliare la legittimità e la convenienzadell’istanza, in contraddittorio con la società di distribuzione del gas». Non se ne esce per ora.

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