di S.F.
Terni Reti, risuona il campanello d’allarme per una vicenda più che nota. L’aggiornamento su questo fronte è contenuto nel secondo controllo di gestione concomitante del 2024: per la società controllata al 100% dal Comune di Terni resta da risolvere il contenzioso con Udg Spa.
DICEMBRE 2023, RIVISTO IL PIANO INDUSTRIALE. CREDITO CON UDG INCAGLIATO
Alla base di tutto c’è la relazione istruttoria del 7 ottobre 2024 da parte della struttura complessa risorse umane/finanziarie. Bene, cosa emerge? Nel documento, in prima battuta, viene evidenziato che il valore dei ricavi della produzione nel primo semestre 2024 è aumentato del 6,46%. Al contempo c’è poi un incremento del 14,8% dei costi per il personale a causa «dell’applicazione degli aumenti retributivi previsti dal Ccnl commercio e dell’aumentato ricorso ai contratti di somministrazione lavoro». Quest’ultimo fatto a causa dell’attivazione dei nuovi servizi per i cimiteri, regolamento Ztl, parco di Cardeto ed aviosuperficie. Bene anche il margine operativo lordo (+6,4%) rispetto allo stesso periodo del 2023.
L’INTESA SUL DERIVATO COLLAR
SETTEMBRE 2023, PIANO INDUSTRIALE «NON INTERAMENTE POSSIBILE»
Per l’aviosuperficie la storia è diversa: «La riduzione dei ricavi – si legge – rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente, pari a -21,5%, è da imputarsi alla contrazione dei voli, con conseguente calo delle vendite di carburante, e alla mancata locazione dell’hangar 29 oggetto di contenzioso con la società precedentemente affittuaria». In tal senso è in corso un nuovo iter per la locazione. C’è anche l’aggiornamento in merito alla partita crediti/debiti con il Comune di Terni: al 30 giugno 2024 ci sono crediti per 917 mila euro verso palazzo Spada (sanzioni, Ztl, riscossione coattiva e servizi vari), mentre i debiti ammontano a 3,1 milioni di euro. «Nel primo quadrimestre 2024 la società ha versato la somma di 1.005.700 euro a titolo di acconto su un totale di debiti commerciali di 2.741.700 euro relativi al periodo 2019-2021. Nell’aggiornamento – viene specificato – del piano industriale 2022-2024 si indicava, invece, la totale estinzione del debito commerciale nei confronti dell’Ente entro il I semestre 2024. Si prevede la corresponsione del saldo dopo la conclusione del contenzioso con Udg Spa». Si arriva al dunque.
NEL 2021 IL ‘TAGLIO’ DI UDG DAL CONSOLIDATO: IL CONTENZIOSO CON TERNI RETI
Il commento è chiaro: «Nonostante la gestione finanziaria mostri una dinamica positiva, soprattutto in conseguenza dell’avvenuto incasso della somma di € 7.300.000 euro a conclusione dell’accordo transattivo sul derivato Collar con Intesa San Paolo, qualora non si addivenisse ad una soluzione positiva del contenzioso con Udg Spa, Terni Reti potrebbe trovarsi in una situazione di potenziale carenza di liquidità a partire dal II semestre 2025, incidendo negativamente anche sulla continuità aziendale. L’Amministrazione comunale dovrà, al riguardo, individuare delle linee di indirizzo strategiche volte ad arginare tale situazione». C’è tuttavia movimento in corso sulla bagarre per il mancato pagamento dei canoni di concessione della dotazione impiantistica gas.
LUGLIO 2023: «TERNI RETI RISCHIA IL DEFAULT»
Il tribunale di Terni ha rinviato all’11 dicembre 2024 l’udienza per «consentire la definizione di un accordo transattivo». La bozza di accordo è già stata discussa e concordata tra le parti: «Udg dovrebbe versare a Terni Reti, in tre tranche, la somma complessiva di 10.602.569 euro oltre Iva, già al netto della fidejussione escussa di 2.500.000 euro per i canoni relativi al periodo 1° febbraio 2020 – 31 dicembre 2023». L’accordo – questo veniva scritto un mese fa – è al vaglio del Cda di Udg. E se andasse male? «Terni Reti Srl potrebbe soddisfare il proprio credito all’esito del contenzioso, agendo in via esecutiva per la riscossione di quanto accertato e condannato dal tribunale». C’è la stima per la pubblicazione dell’eventuale sentenza, maggio 2025. Vedremo gli esiti.