Terni, bilancio ’21-’23 ok in commissione. Ancora schermaglie

Via libera con cinque voti favorevoli. In arrivo il riaccertamento della massa passiva. Focus su anticipazione di tesoreria e Corte dei conti

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di S.F.

Tempo di discussioni sul bilancio previsionale 2021-2023 del Comune di Terni. Martedì pomeriggio c’è stato il primo step in vista del confronto in consiglio comunale: l’atto è stato approvato con cinque voti favorevoli, due contrari ed un astenuto in III° commissione dopo l’appuntamento che ha visto il coinvolgimento – il presidente Carlo Ulisse Rocchi, Fiorella Pezzetti e Roberto Frasca – del collegio dei revisori dei conti. Focus in particolar modo sul recente parere della Corte dei conti e l’anticipazione di tesoreria da 12 milioni di euro.

LA POLEMICA SUI 12 MILIONI DI EURO: «NESSUN ‘BUCO’

L’assessore Masselli

Il disavanzo

A dare delucidazioni – lo aveva già fatto con una nota in avvio di aprile – è stato l’assessore Orlando Masselli: «Nella costruzione del documento la prima cosa da tenere a mente è il percorso di risanamento del bilancio. Nel terzo esercizio di amministrazione del sindaco Latini doveva vedere la conclusione l’iter legato al disavanzo da 3,9 milioni ereditato alla chiusura del rendiconto post dissesto finanziario del 2018. Per quest’anno c’è un recupero di 2,3 milioni e dunque si raggiunge la previsione triennale: si tratta del 2% della spesa corrente del 2021, mentre in uscita ci sono 90 milioni. Inoltre stiamo portando avanti il ‘risarcimento’ degli investimenti fatti nel recente passato». In generale – ha aggiunto – il bilancio «prospetta una situazione positiva di cassa grazie ad una gestione oculata sia per la cassa vincolata che per quella libera. In tal senso sottolineo che siamo passati da una spesa media di 700 mila euro (pre 2018) per gli oneri finanziari a poco più di 100 mila».

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Carlo Ulisse Rocchi

I problemi legati al Covid

Non mancano le difficoltà relative alla pandemia in corso: «Il bilancio in entrata non può non rispecchiare – ha proseguito Masselli – la riduzione di gettito in merito all’emergenza Covid. Inoltre risente in maniera considerevole dei minori ristorni che lo Stato ha considerato a favore degli enti: lo scorso furono messi a disposizione oltre 5 miliardi per le autonomie locali, quest’anno al momento siamo a 1,5». Spazio poi al milione di euro per l’assunzione di personale, la novità canone unico e il Piano nazionale di ripresa e resilienza. C’è anche altro: «Per la prima volta abbiamo accantonato il fondo di garanzia debiti commerciali (300 mila euro) previsto dalla legge. Il principio base per arrivare alla quadratura è stato quello di non ridurre alcun impegno di spesa preso nel 2020. Non ci sono riduzioni lato servizi. Non è stato facile e tutto è migliorabile, chiaro». C’è un ulteriore esborso: «Avremo una voce da qui ai prossimi quindici anni, potrebbe aumentare: è la restituzione dell’anticipazione di liquidità che il Viminale ha messo a disposizione del Comune a dicembre per 12 milioni. Va in ammortamento da quest’anno per un importo di 700 mila euro. Massa passiva? Fu accertata in circa 30 milioni nel 2019, nel contempo si sono aggiunti creditori». La dirigente alle attività finanziarie Grazia Marcucci ha poi ricorda la difficoltà nel preparare il documento considerando la pandemia, il dissesto e la rata del fondo di rotazione per la procedura semplificata dell’Osl.

L’APPROVAZIONE DEL DUP E DEL BILANCIO DI PREVISIONE

Alessandro Gentiletti

L’anticipazione

Alessandro Gentiletti (Senso Civico) da un lato ha ribadito l’auspicio per i conti ok e dall’altro ha ricordato come il «richiamo sull’anticipazione di tesoreria 2017 era ed è doveroso ancora. L’amministrazione ha acquisito il parere della Corte dei conti dopo due anni, sarebbe stato opportuno farlo prima rispetto alle decisioni prese. L’amministrazione ha rinviato il problema .E comunque resta l’incertezza giuridica e la possibilità di contenzioso». Valdimiro Orsini ha invece spinto sulle aliquote, gli aumenti – mirino su quelle cimiteriali -, investimenti (sono da 1,5 milioni con riferimento alle sole risorse interne) e mutui, mentre Federico Pasculli (M5S) ha chiesto lumi sull’aggiornamento dei residui. «Qui si parla – la replica di Masselli a Gentiletti – di debiti che il Comune ha, fatti da chi ha amministrato in precedenza. Non è che con il parere della Corte dei conti sparisce. Il dissesto prevede che si prende un mutuo e si paga».

OTTOBRE 2020: «RISCHIO NUOVO DISSESTO»

Gli aumenti e le coperture

La parte più interessante è sulle tariffe: «La giunta si è dovuta muovere per le condizioni di bilancio e per recenti pareri di altre Corte dei conti. Sono servizi per i quali occorre una copertura rispetto alla fruizione degli stessi: alcune hanno fatto molta notizia perché probabilmente sono state comunicate male dal sottoscritto, mi prendo anche le responsabilità che non ho. Ci sono stati dei ritocchi – corposi in merito ai cimiteri – perché altrimenti non era prevista la copertura: la rivisitazione e la revisione del tipo di prestazione possono permetterci questo». Si vota dopo circa un’ora: cinque voti favorevoli e seduta sciolta. Ora si passa al consiglio.

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