Terni, caos Tari 2014: Osl-Kibernetes, strascichi e ‘trattativa’

Oltre il 50% degli avvisi di accertamento furono annullati in autotutela: proposto un accordo transattivo per il pagamento

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di S.F.

Basta un dato a certificare il caos Tari 2014 – molti ternani se lo ricorderanno – scoppiato a Terni nell’inverno 2019. Appena il 48% degli avvisi per il pagamento non furono annullati in autotutela o per altre ragioni, creando enormi disagi ai cittadini per la confusione generale: da quel fatto si è sviluppato un contrasto tra l’Organo straordinario di liquidazione e la Kibernetes srl, la società cui fu affidato il compito di verifica per gli accertamento. Peccato che più di qualcosa andò storto e adesso l’Osl cerca di evitare la lite giudiziaria proponendo un accordo transattivo.

ACCERTAMENTO TARI 2014, CAOS A TERNI: FILE E PROTESTE

L’organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni

L’origine ed i guai 

Il corrispettivo previsto per la Kibernetes era di 39.000 euro, più i costi di postalizzazione delle notifiche. Poi il primo inghippo: «La società, sulla base della mera deliberazione, nel dicembre 2019 – scrivono i commissari dell’Osl – ha avviato l’attività di supporto, senza attendere che la direzione attività finanziarie svolgesse le dovute verifiche e adempimenti, anche connessi agli obblighi di tracciabilità e procedesse alla stipula del contratto». Non solo. Sono subito emersi anche altri problemi: in sostanza le due basi dati utilizzate per gli accertamenti (fornite da Asm e dall’anagrafe comunale) si sono rivelate «complete e/o corrette, determinando l’emissione massiccia di avvisi evidentemente invalidi».

NERVI A FIOR DI PELLE PER LA TARI 2014

Le richieste di delucidazione il 30 dicembe 2019

Valanga di annullamenti. La lite

Il resto è ben noto: la Kibernetes notificò 9.744 avvisi, dei quali ben 5.055 annullati in autotutela per gli errori delle base dati. Risultato: solo il 48% andò a buon fine, per un importo accertato di poco superiore a 1,3 milioni di euro. La lite ha preso corpo quando la società ha chiesto all’Osl il pagamento dei 39.000 euro più i 25.331 riguardanti le spese postali per l’invio. «Questo organismo – la replica – ha risposto precisando che nel caso di specie la società ha avviato l’attività senza la stipula del contratto e, quindi, in difetto della forma richiesta ad substantiam dall’ordinamento per il sorgere di un valido contratto con la pubblica amministrazione, vizio cui si collegano ulteriori anomalie concernenti il rispetto della normativa sulla tracciabilità, quali l’assenza di Cig sulle fatture emesse, che le rendono irricevibili e non pagabili dalla pubblica amministrazione». Apriti cielo.

«CONDOTTA FOLLE»

La fila all’Asm a fine dicembre

La ‘minaccia’

Tuttavia l’Osl fa presente che l’attività della Kibernetes «ha prodotto in ogni caso arricchimento all’ente, considerato il beneficio che deriva dagli avvisi notificati e non annullati, corrispondenti, secondo la direzione attività finanziarie ad un importo accertato di 1.307.745 euro, di cui 131.880 euro incassati e il resto da avviare alla riscossione coattiva». Dall’altra parte non sono rimasti fermi, anzi. Ed è lo stesso Organo straordinario di liquidazione a specificarlo: «A fronte della posizione evidenziata, che preclude ad una pubblica amministrazione l’immediato ed integrale soddisfacimento delle pretese della Kibernetes s.r.l., quest’ultima ha manifestato l’intenzione di adire le vie giudiziarie, dichiarandosi, tuttavia, disponibile ad una soluzione transattiva». Ad occuparsene è l’avvocato Francesca Petullà.

MUNICIPIA S.P.A., CONCESSIONE PER OTTO ANNI

Il tentativo

Dunque l’Osl per evitare guai ha dato il via libera ad una proposta per il pagamento dei 39 mila euro, più il rimborso per le spese postali di poco superiore ai 12 mila. Vale a dire il 48% – gli avvisi validi sul totale – della somma richiesta: tutto ciò per prevenire il rischio legato a «possibili liti e fornisca a questa pubblica amministrazione titolo valido a compensare la società per l’utilità comunque prodotta all’ente». Da segnalare che nel contempo è diventata efficace l’aggiudicazione alla Municipia S.p.A. per la concessione del servizio di accertamento e riscossione coattiva di Tari, luci votive e canoni dei mercati (ci sono anche le rette per le mense scolastiche ed i fitti) per otto anni.

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