Terni, Tari 2014: caos, file e proteste

Lunga fila lunedì mattina dentro e fuori l’ufficio Asm in via Capponi: numerose contestazioni per l’invio del documento con l’accertamento 2014

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di S.F.

Tributo dovuto con addizionali, sanzione per omessa denuncia, interessi annui dal 1° gennaio 2015 all’11 dicembre 2019 (dal 2,60 al 3,30%) e, per chiudere, le spese di notifica. Per una somma complessiva di oltre 433 euro – importo ridotto entro 60 giorni – o 627 nel caso che si sforino i due mesi: sono i conteggi che molti cittadini ternani si sono visti recapitare negli ultimi giorni per l’accertamento Tari del 2014 con il coinvolgimento della Kibernetes srl, la società chiamata in causa – affidamento da 40 mila euro – dal Comune per accelerare su questo fronte e procedere con l’invio entro la fine dell’anno. C’è un problema e lunedì mattina più di qualcuno lo ha fatto presente in via Capponi.

LUGLIO 2019, PER L’ACCERTAMENTO TARI ECCO LA KIBERNETES: AFFIDAMENTO DA 40 MILA EURO

Fila e spiegazioni: «Una vergogna»

Già dalla prima mattinata – l’ufficio preposto sarà aperto anche martedì 31, fino alle 12.30 – di lunedì si è creata una lunga coda dentro e fuori l’apposito spazio Asm. In molti – la totalità o quasi di fatto – lamentano il fatto che si tratta di un tributo già pagato a suo tempo o comunque con qualcosa che non quadra: «Una vergogna. Ci sono un centinaio di persone e il documento che ci hanno mandato è uguale per tutti», dice un uomo che ha preso il numero e decide di andare via avendo visto che ha di fronte oltre sessanta persone. «Inoltre è attivo un solo sportello ed è chiaro che è tutto molto lento». In realtà c’è anche l’opzione online per tentare di venirne a capo e parlare con Asm/Comune, ma non per tutti – un discorso applicabile anche in altri contesti – è così semplice e veloce. Specie per i più anziani. Le notifiche – a firma dello sportello tributi di palazzo Spada – inviate sono oltre 9 mila.

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Persone in attesa lunedì mattina all’Asm

I punti interrogativi. «Noi non c’entriamo nulla»

Perplessità anche da parte di un giovane in attesa di confrontarsi con l’Asm: «Devo fare un accertamento Tari per una casa che non era mia all’epoca? L’ho comprata nel 2017».Il problema residenza riguarda più persone ed è uno dei motivi della contestazione. «E al numero telefonico indicato non risponde nessuno», fanno notare altri. Insomma, al problema di base si aggiunge quello organizzativo. C’è già chi è riuscito a sistemare la faccenda: «Mi hanno chiamato – sottolinea una donna che ha ricevuto la comunicazione – ed è stato accertato che sono in regola per il 2014, mentre per gli anni successivi non me lo hanno garantito. Ciò che è accaduto è vergognoso, poi proprio sotto le feste». Breve ma chiaro – contattato da umbriaOn – il direttore generale di Asm, Stefano Tirinzi: «Non c’entriamo nulla, questa è un attività del Comune e della Kibernetes. Per spirito di collaborazione mettiamo a disposizione i nostri operatori per questa situazione». Tra un database impreciso/non aggiornato ed errori non è proprio il massimo per i cittadini. Come detto a molti ternani viene richiesto di pagare il tributo per un appartamento dove non abitavano o che non era loro.

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