Terni, caos Tari 2014: nervi a fior di pelle

Cresce il malumore dei cittadini: il Comune prova a spiegare

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Accertamenti inviati a chi abitava altrove, oppure a chi ha acquistato la casa solo di recente o ha già pagato. Peggio ancora: a persone decedute. Un bel caos quello sulla Tari 2014 e le migliaia di raccomandate ai cittadini di Terni: nervi a fior di pelle per gli errori – evidenti – commessi nella procedura. Il Comune con una nota ufficiale prova a spiegare e mette ben in evidenza, non a caso, che ad occuparsi della faccenda è la Kibernetes.

FILE E PROTESTE ALL’ASM PER L’ACCERTAMENTO TARI 2014

La precisazione e la Kibernetes

Il direttore generale di Asm, Stefano Tirinzi, ha già spiegato che la società partecipata non c’entra in alcun modo con i disguidi. Ora tocca a palazzo Spada prendere posizione: «L’amministrazione comunale – a dare delucidazioni è l’assessore ai servizi finanziari – ricorda che l’affidamento dei servizi di accertamento e riscossione della Tari è stato gestito direttamente dall’Osl (Organismo straordinario di liquidazione) con proprie delibere, che ne ha la competenza a seguito della dichiarazione di dissesto del Comune intervenuta nel marzo del 2018.  La società privata incaricata del servizio – si ribadisce dall’Osl – è la società Kibernetes srl che, nel contempo, svolge attività di supporto a favore dell’ufficio tributi in relazione ai recapiti Tari anno d’imposta 2014. Alla stessa società è stata affidata anche la gestione dei rapporti con il pubblico per tutto quanto riguarda le istanze di autotutela».

LUGLIO 2019, KIBERNETES IN CAMPO PER LA RISCOSSIONE TARI

Il numero verde e il cellulare

Caos in questi giorni allo sportello Tari dell’Asm. «La società Kibernetes – aggiunge il Comune – ha attivato un numero verde accessibile da rete fissa 800 085 899 e un numero di cellulare 342 9986880 (accessibile anche da mobile) che potranno essere contattati dalle ore 9,00 alle ore 12,00 e dalle ore 15,00 alle ore 17.00, nei giorni dal lunedì al venerdì esclusi festivi. Ad ogni modo e sempre al fine di semplificare le procedure, si consiglia ai cittadini che intendano chiedere informazioni o comunicare inesattezze, di inviare una mail al seguente indirizzo [email protected]; è possibile allegare all’email i documenti a supporto della propria richiesta, oltre ad un proprio recapito telefonico. Ciò consentirà agli operatori della società Kibernetes di rispondere entro breve tempo. Si ricorda comunque che il termine di pagamento degli avvisi è di sessanta giorni dalla data di notificazione. Lo Sportello del cittadino del Comune di Terni, in via Roma 36 (telefono 0744.432201) e l’ufficio tributi del Comune di Terni, restano a disposizione dei cittadini, per informazioni generali e per orientamento».

IL COLLEGIO DEI REVISORI: «RISCOSSIONI FONDAMENTALI»

La tutela. Parla Masselli

«Occorre infine ricordare – pur nel comprensibile disagio di qualcuno che potrebbe aver ricevuto avvisi errati – che il Comune, così come peraltro imposto dalla normativa, ha attivato ogni utile azione diretta a recuperare sacche di evasione e di elusione a tutela della città e della grande maggioranza dei cittadini che hanno pagato correttamente».‘ Qualcuno’ è molto riduttivo: gli errori sono numerosi. L’assessore al bilancio Orlando Masselli puntualizza che «il Comune si sta adoperando attraverso l’ufficio entrate per dare un supporto a tutti i cittadini che ne avessero la necessità; si comprende il disagio che potrebbe essere stato arrecato ad alcuni cittadini per aver ricevuto avvisi non dovuti ma al di là delle semplici giustificazioni è comprensibile quando la mole di accertamento è tale che possa esserci qualche disguido. Sono sicuro che i cittadini onesti interessati appunto ai disguidi di cui sopra capiranno che questa attività è stata organizzata a loro tutela proprio per evitare che a fronte di tanti onesti possano esserci altrettanti che con grande leggerezza per anni non hanno pagato portando il comune al fallimento complice l’inerzia di chi amministrava».

La richiesta a sindaco e giunta

Sul tema interviene anche il consigliere comunale di Senso Civico, Alessandro Gentiletti: «Negli ultimi dieci giorni di dicembre 2019 molti cittadini hanno ricevuto avvisi di accertamenti per la riscossione della Tari inerenti all’anno 2014. Molti di questi hanno evidenziato di non essere tenuti al pagamento della medesima e da notizie di stampa è emerso che un numero consistente di accertamenti sarebbe stato relativo ad imposte non dovute. La circostanza, se confermata, tanto più visto il periodo in cui sono stati inviati i predetti avvisi, ha creato disagi a molti contribuenti. Si chiede al sindaco e alla giunta di indicare le modalità attuate per l’invio degli avvisi di accertamento Tari predetti; di confermare o meno le notizie di stampa relative all’entità degli avvisi di accertamento inviati e non dovuti e comunque specificarne l’effettiva consistenza; di indicare le procedure adottate e le responsabilità relative alle azioni di recupero intraprese soprattutto in relazione agli avvisi non dovuti; di descrivere le azioni intraprese dall’amministrazione e dai soggetti preposti nell’immediatezza delle numerose richieste di chiarimento da parte dei cittadini che contestavano l’avviso ricevuto; di indicare cosa intende fare l’amministrazione per evitare il ripetersi di analoghe situazioni e come intende porre rimedio a quelle verificatesi».

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