Il voto sul Dup 2023/2025 è saltato in modo fragoroso e di conseguenza anche la partita sul bilancio di previsione. Tuttavia il consiglio martedì a Terni si è svolto regolarmente e questa volta nessun ‘assenteismo’ strategico di massa in casa centrodestra: confronto sulle aree in ambito Peep/Paip, il canone patrimoniale di occupazione/suolo pubblico/esposizione pubblicitaria/canone mercatale, aliquote Imu e addizionale comunale Irpef, tutte delibere – l’ok in III commissione è dello scorso giovedì – propedeutiche al maxi documento contabile da approvare entro il 30 aprile. Certo è che il nodo politico resta. Sorrisi e battute tra il sindaco Leonardo Latini e l’assessore Orlando Masselli, giocoforza i più attenzionati del gruppo.
IL 20 MARZO LATINI ABBANDONATO DALLA MAGGIORANZA SUL DUP
UNO DEGLI EMENDAMENTI TECNICI CITATI: DI MEZZO LE VELOSTAZIONI
Bagarre e approvazione
Di fatto per oltre un’ora è caos tra richieste di pregiudiziali della minoranza, bagarre su ciò che è avvenuto lunedì, accuse politiche e anche il mirino puntato sulla segretaria generale Noemi Spagna Musso: «Ma lei ride? Incredibile, cose mai viste», le parole di uno scatenato Francesco Filipponi (capogruppo) in seguito ad uno scambio sugli emendamenti tecnici approvati dalla giunta al bilancio di previsione. Alla fine i quattro atti passano con 19 voti favorevoli e 9 (in un caso 10) contrari. Out Roberta Montagna (FdI), Federica Apollonio e Sergio Armillei (Lega). Di mezzo anche una sospensione di oltre venti minuti ottenuta dall’opposizione.
BILANCIO E DISSESTO: L’ALERT DEL COLLEGIO DEI REVISORI
L’EMENDAMENTO TECNICO: SPUNTA TARIFFA PARCHEGGIO A PAPIGNO
L’attacco e le richieste
Ad aprire le danze è stata Valentina Pococacio del M5S: «Finalmente la maggioranza si è degnata di essere presente in aula per un momento cruciale. State utilizzando gli atti come arma di ricatto per i contrappesi politici». Sarà poi proposto Ci ha pensato Alessandro Gentiletti a stimolare fin da subito la Spagna Musso: «Lunedì non è stato approvato il Dup, oggi queste delibere non possono essere votate. Chiedo un parere». Sponda M5S (sono intervenuti il capogruppo Federico Pasculli e Luca Simonetti) è stato ricordato di un consiglio straordinario sulla sanità non ancora svolto. E non solo: «Ad oggi la maggioranza non c’è e fuori la città aspetta tra le criticità. Qui si sta giocando». Tiziana De Angelis (Pd) si è fatta avanti per chiedere di votare sul ritiro del bilancio dall’ordine del giorno, mentre Filipponi ha puntato su altro: «Il 16 marzo abbiamo ricevuto due emendamenti tecnici della giunta che riguardano il bilancio. Sono arrivati oltre il tempo limite per la presentazione». Nel contempo il presidente del consiglio Francesco Maria Ferranti (FI) parla con la vicesindaco Benedetta Salvati, attirandosi gli strali dell’esponente Dem: «Nessun rispetto per i consiglieri». Da ricordare che il Dup fa capo alla Salvati.
POCAFORZA ATTACCA LA LEGA
LATINI PROVA A RILANCIARSI. TENTATIVO A VUOTO
IL BILANCIO DI PREVISIONE 2023/2025
Entra in azione la Spagna Musso
Segretaria generale più che tirata in ballo: «Gli argomenti odierni possono essere trattati. E l’emendamento tecnico si distingue da quello presente nel nostro regolamento». Un paio di minuti e Filipponi rialza i toni: «Ormai facciamo giurisprudenza, nella normativa citata dalla Spagna Musso non c’è alcun cenno all’emendamento tecnico. Questo è un misfatto giuridico, non c’è il parere tecnico e finanziario». Le pregiudiziali saranno tutte respinte e il bilancio non viene ritirato: «Sospendere il consiglio e mandare tutto in prefettura. Si superano i confini di legge in questo modo», la reazione colorita di Gentiletti. Ne nasce un curioso siparietto con la segretaria e Ferranti: «Stia sereno», le parole di quest’ultimo al consigliere di Senso Civico. «Il consiglio comunale si è espresso non sul fatto che si debba votare il bilancio oggi, ma sul non ritiro». Intanto ai lati c’è più di qualche sguardo perplesso. Da segnalare la presenza dei dirigenti Claudio Bedini, Grazia Marcucci ed Emanuela De Vincenzi. Emanuele Fiorini (Gruppo Misto) si è fatto vivo nelle battute finali: «Lunedì avete sfiduciato Latini e Masselli. Perché è andato avanti in questo modo?», l’input rivolto a Ferranti. Poco prima delle 18 votazioni concluse e tutti via, per Dup e bilancio c’è ancora da attendere. Una più che inusuale due giorni per i lavori a palazzo Spada. In casa centrodestra in tutto ciò manca ancora il nome del candidato a sindaco tra lo stesso primo cittadino (non è aria), Masselli e Alessandrini.