Bilancio e dissesto Terni, gli ‘alert’ del collegio dei revisori non mancano

Giovedì pomeriggio il presidente Ulisse Rossi a palazzo Spada per un confronto sul previsionale 2023/2025: mirino su multe e gestione. Lunedì si vota

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di S.F.

I consiglieri di minoranza

Niente voto sul bilancio previsionale 2023/2025 – il punto è stato inserito per errore ha specificato il presidente della III commissione Federico Brizi, la votazione ci sarà lunedì, quindi martedì la ‘conta’ in consiglio – ma comunque qualche spunto interessante c’è comunque. Giovedì pomeriggio a palazzo Spada si è presentato il presidente del neo collegio dei revisori dei conti, il confermato Carlo Ulisse Rossi: è lui ad aver ricordato i due ‘alert’ per l’amministrazione comunale in merito al corposo documento contabile. Il mirino è in particolar modo sul dissesto.

BILANCIO 2023-2025, MARTEDÌ IN CONSIGLIO
IL NUOVO COLLEGIO DEI REVISORI DEL COMUNE

Scosta e Masselli

Gentiletti/Masselli

Il confronto odierno ha riguardato le aree Peep/Paip, il canone unico patrimoniale (suolo pubblico, mercatale, esposizione pubblicitaria), la determinazione per l’esercizio 2023 delle aliquote Imu e dell’addizionale Irpef, tutti atti propedeutici all’approvazione del bilancio di previsione. Alla fine ne è nato una sorta di confronto – inevitabile cenni alla candidatura a sindaco del 55enne – a due tra Alessandro Gentiletti di Senso Civico e l’assessore al bilancio Orlando Masselli, con coinvolgimento della posizione organizzativa per i rapporti con le società partecipate, gestione delle entrate tributarie e contenziosi della Daf Giulia Scosta. Nulla di memorabile in linea di massima, ve lo risparmiamo. Più interessante invece il breve intervento di Rossi.

IL BILANCIO DI PREVISIONE 2023/2025
IL PRE-CONSUNTIVO 2022: IL PRESUNTO RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE

Carlo Ulisse Rossi

Riscossione e gestione post dissesto

Il numero del collegio dei revisori ha parlato di due osservazioni relative al previsionale 2023/2025: «La prima è il monitoraggio delle multe legate al codice della strada, in particolar modo per le riscossioni. La seconda è sulla fine del dissesto finanziario, è previsto nel 2023 con il rendiconto finale dell’Osl. Sono notevoli sia la massa attiva che quella passiva e ci sarà un problema di organizzazione per mettere insieme questi dati. Sono un’enormità. Si cominci a ragionare per la gestione una volta ‘riuniti’ i bilanci». Come noto adesso c’è un bilancio al 31 dicembre 2017 (se ne occupa l’Organo straordinario di liquidazione) e quello dal gennaio 2018 in mano al Comune.

LA ‘STIMA’ PER L’EVASIONE TRIBUTARIA:  4 MILIONI NEL 2023
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Gentiletti

La politica

Questioni prettamente tecniche. Fatto sta che gli scambi di natura politica non sono mancati, d’altronde il voto è dietro l’angolo. Gentiletti ha chiesto di votare subito sul canone unico: votazione negativa e via di attacco. «Bene, la maggioranza oggi non è in grado di approvare gli atti di Masselli. Non è in condizione ed è grave». Tiziana De Angelis (Pd) ha ricordato che in ballo c’è anche la questione Unicredit e la battaglia in Corte dei conti per l’anticipazione di tesoreria 2017, mentre il titolare al bilancio ha snocciolato un po’ di numeri aggiornati: «Ricordo che al 1° gennaio 2018 l’anticipazione di cassa era di -17 milioni, al 1° gennaio 2023 è di +42 milioni. A qualche giorno fa i debiti al 31 dicembre 2017 sono oltre 117 milioni e finora ne abbiamo pagati 94». E il residuo? «Circa 27 milioni, sono dell’Osl nei confronti del Comune. Non sarà facile uscire dal dissesto, ma non impossibile». Una frase che torna sempre utile. Per vedere come andrà a finire non servirà molto tempo.

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