Terni, caso mense. Cgil: «No trionfalismi»

Il sindacato da una lettura articolata del modo in cui la situazione sta evolvendo

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Punti di vista diversi: accade di frequente quando si parla di sindacati, in questo caso del comparto pubblico. L’oggetto è l’audizione di lunedì mattina in seconda commissione, in cui è stato affrontato il nodo della riorganizzazione dei servizi educativi comunali, mense scolastiche incluse. Se la Uil, per voce del suo segretario Gino Venturi, si dichiara «pienamente soddisfatta», lo stesso non può dirsi della Cgil Fp a cui non va giù quella che il sindacato definisce la «soluzione-tampone» adottata per le scuole San Michele, San Clemente, Valenza e Grillo Parlante.

Cosa non va «L’amministrazione comunale e l’assessore Riccardi – afferma Silvia Pansolini della Fp Cgil – hanno trovato una soluzione tampone alla polemica sorta in capo alla chiusura delle cucine, avendo recuperato i 1.600 euro più Iva, su un bilancio di 100 milioni, necessari per mettere a posto l’impianto del gas nelle scuole in oggetto. Un risultato che non ci convince perché per le prime tre scuole si passerebbe dalla gestione diretta delle mense con personale interno, alla gestione indiretta delle cucine con personale esterno, in capo alla società vincitrice del bando della gestione delle mense, la All Food. Viceversa per il Grillo Parlante rimane la decisione del pasto trasportato a ‘chilometri zero’».

«Ok ai ‘centri di cottura’» «Più positiva – spiega la rappresentante della Cgil Fp – ci sembra la soluzione di sperimentare, anche se non si è capito quando, l’utilizzo dei cosiddetti ‘centri di cottura a km 0’, ovvero mense poste in alcune scuole che possono cucinare pasti anche per altre. La soluzione. ha riferito l’assessore, comporta la salvaguardia del risparmio e della qualità ed avrà la durata temporale di un anno fino alla realizzazione del nuovo bando che permetterà di realizzare una nuova gara».

«Nessuna certezza» «A fronte di questa parziale soluzione – afferma Silvia Pansolini – permangono le preoccupazioni legate al problema principale della tenuta dei servizi educativi, senza limitarsi al solo servizio-mense. Sull’ipotizzata chiusura delle scuole dell’infanzia ‘Casa di Alice’ e ‘Pollicino’, oggi l’assessore si è assunto l’impegno della continuità del servizio offerto dalle scuole, ma non ha saputo dare risposte certe. Fra l’altro la ‘Casa di Alice’, scuola di ottima qualità, è l’unica struttura comunale per l’infanzia sita nel centro cittadino. Chiuderla significherebbe arrecare un danno ad una larga fetta di famiglie e bambini che ne usufruiscono».

Note positive «Di effettivamente positivo abbiamo appreso che finalmente è pronto il Regolamento, che da tempo chiediamo, per una gestione chiara e trasparente sulle supplenze, come il bando per l’aggiornamento delle graduatorie delle supplenze. L’assessore ha assicurato che a novembre sarà garantita la revisione delle graduatorie, mentre circa le assunzioni da parte del Comune ha dichiarato che si è in attesa del parere della Corte di Conti. Noi – afferma Silvia Pansolini – restiamo vigili e prudenti sulle questioni ancora aperte, pur apprezzando il lavoro collaborativo che l’amministrazione ha messo in campo. L’attività didattica delle scuole non deve essere toccata, ma garantita, mantenuta e incentivata. Su questo punto non siamo disposti ad accettare deroghe».

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