Ciclabile Lungonera Savoia: «Così no»

Terni, un gruppo di operatori commerciali in commissione per esporre i propri timori: «Questo piccolo agglomerato funziona bene, se togliete posti auto ci create problemi»

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di S.F.

La commissione

«Nessuno contesta la realizzazione della pista ciclabile, chiediamo solo un percorso alternativo e vi portiamo la proposta». L’amministrazione comunale ha intenzione di procedere in via Lungonera Savoia, ma non tutti sono d’accordo con questa soluzione: giovedì mattina in I° commissione consiliare si sono presentati un gruppo di operatori commerciali per lanciare il loro sos. Tutto basato sulle rispettive attività: «Togliendoci almeno la metà dei posti auto a disposizione limitate la chance di sosta per i clienti e per noi è un rischio. Perché non farla dall’altro lato del fiume?». Ci sono tuttavia ostacoli tecnici.

I consiglieri ‘studiano’ il progetto alternativo

L’oasi e il timore

Vendita frutta e verdura, forno, negozio per cura animali, un bar e altro ancora. Non si dice ‘no’ alla pista ciclabile – magari ad averne di più – ma al progetto che il Comune vuol portare avanti: «Richiediamo solo – è stato spiegato – un percorso alternativo. Via Lungonera Savoia è una delle piccole oasi dove i commercianti lavorano bene e farla da quel lato potrebbe mettere a rischio quindici posti di lavoro. Stiamo parlando di piccole attività e non centri commerciali: la maggior parte dei clienti si fermano per poco tempo e ripartono». Assenti gli assessori Enrico Melasecche e Benedetta Salvati, al quale verrà riportata – la questione in realtà non è nuova, gli operatori hanno già avuto un confronto con i tecnici del Comune come sottolineato da loro stessi – la discussione odierna.

La limitazione che non piace

Insomma, gli operatori – e anche qualche residente – puntano a far cambiare idea al Comune: «Non devono limitare la chance di sostare alle persone, poi perdiamo i clienti». Poi scatta l’esposizione del progetto alternativo e la riunione dei consiglieri comunali attorno al cartaceo per farsi un’idea: «Il nostro progetto alternativo coinvolge l’altro lato del fiume: viale Lungonera Cimarelli (si parte da via dell’Argine), zona largo Frankl, ex Dicat e attraversamento di Corso del Popolo dal lato della Lancia di Luce». Da palazzo Spada è giunto lo stop in tal senso o quantomeno è sorto più di qualche dubbio: «I tecnici non sanno come fare l’attraversamento – ha evidenziato il referente degli operatori commerciali – all’altezza dell’opera di Pomodoro. Ma giovedì mattina abbiamo misurato 34 metri tra lo spartitraffico e la Lancia di Luce, c’è spazio. Ribadiamo che se ci togliete materialmente i posti auto ci create un problema».

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