Commercio a Terni: «Dare ossigeno con lo ‘sbaracco’»

Esposizione gratuita fuori dai locali delle rimanenze: «Necessario che l’amministrazione coordini le condizioni». La proposta di Confcommercio e l’invito

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Un modo per dare «ossigeno economico» e un immediato sostegno al tessuto commerciale di prossimità. Come? Con lo ‘Sbaracco’, già sperimentata – vedasi Perugia per restare in Umbria – in altre città d’Italia e che prevede la chance di shopping diffuso. A proporlo per l’ultima settimana di settembre è Confcommercio Terni. «Prioritarie nuove progettualità pubblico/private per favorire processi di rigenerazione urbana».

LO ‘SBARACCO’ IN CENTRO

L’idea e l’input per il Comune

Lo ‘sbaracco’ garantirebbe ai commercialisti la possibilità di esporre in via gratuita, all’esterno del proprio locale, le rimanenze della stagione primaverile/estiva. «Se la situazione sanitaria – sottolinea Confcommercio – e la relativa normativa lo dovessero consentire, si darebbe l’opportunità, in particolare al settore abbigliamento e calzature, di vendere a prezzi scontati consentendo acquisti a condizioni davvero concorrenziali. Affinché l’iniziativa sia efficace, è necessario che il Comune, congiuntamente alle associazioni di categoria, disciplini e coordini le condizioni per la partecipazione dei commercianti interessati».

MERCATINO SETTIMANALE: «FARLO IN CENTRO»

La rigenerazione urbana

Non solo. Confcommercio ribadisce «l’esigenza di realizzare una calendarizzazione degli appuntamenti cittadini riservati al commercio, da riproporre annualmente. In base a questa programmazione, gli operatori potrebbero definire strategie ed adeguate politiche di vendita, piuttosto che rincorrere eventi estemporanei. Ciò non è certamente sufficiente: occorre una più ampia e diffusa presa di coscienza da parte della amministrazione pubblica, della politica locale e degli stessi imprenditori affinché la rigenerazione urbana sia vista come volano per il cambiamento verde e digitale della nostra città». In definitiva «dobbiamo progettare diversi modelli di organizzazione, adeguati per una nuova e moderna comunità, riaffermando il valore economico e sociale dei servizi di prossimità, strumenti indispensabili per garantire sicurezza e legalità al territorio. L’attuazione di queste politiche integrate, se realizzate attraverso forme di partenariato pubblico/privato, può invertire – chiude Confcommercio – significativamente il trend della nostra economia urbana. Sono processi di medio/lungo periodo: è urgente pertanto iniziare questo percorso progettuale in forma partecipata e condivisa».

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