Terni, conti e dissesto. Nodo Fal: «Ultima novella normativa vanifica gli sforzi fatti»

Il passaggio tecnico è contenuto nella relazione di fine mandato: «Situazione monitorata in vista di una soluzione condivisa»

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di S.F.

Il fondo anticipazioni liquidità e l’anticipazione di tesoreria. Potevano mancare nella relazione di fine mandato 2018/2023  cenni alle due problematiche legate alla situazione finanziaria del Comune di Terni? Certo che no, d’altronde già da diverse settimane le questioni sono sul tavolo considerando che l’ente è nella fase conclusiva del dissesto.

LA RELAZIONE DI FINE MANDATO – DOCUMENTO
L’ALERT TECNICO SUL FAL E IL RISCHIO

L’Organo straordinario di liquidazione del Comune di Terni

Gli aspetti rilevanti

Nella relazione si parte da una premessa: «Nonostante le difficoltà connesse alla gestione del dissesto, l’ente per la prima volta nel consuntivo 2021 ha registrato un avanzo di amministrazione libero dell’importo di  70.594,74 euro». Nello specifico si parla poi dei due nodi che, in linea di massima, non lasciano così tranquilli gli uffici. Per palazzo Spada – il riepilogo – la gestione «di entrambe le fattispecie va riferita alle attribuzioni dell’Osl in quanto connesse ad accadimenti antecedenti al 31 dicembre 2017, anche se produttive di effetti economici manifestatisi in parte anche successivamente a tale data. Tale tesi peraltro è stata ampiamente suffragata da pareri e risoluzioni di importanti organi dello Stato (ministero dell’Interno e varie sezioni giurisdizionali della Corte dei conti), che hanno sottolineato il ruolo della procedura di risanamento, volta a ripristinare gli equilibri economici e finanziari attuali e futuri dei bilanci degli enti interessati». Ma la recente normativa va in un’altra direzione.

IL PIANO ESTINZIONE DEBITI – OSSERVAZIONI OSL
L’ALERT DI MASSELLI SULL’ANTICIPAZIONE DI LIQUIDITÀ 2013

Marcucci e Masselli

Gli sforzi vanificati

Nel documento la direzione attività finanziarie fa notare che, di contro, «si sottolinea la tendenza opposta dell’ultima novella normativa introdotta all’articolo 255 comma 10 del Tuel dalla legge di bilancio 2023». Fa risalire – viene puntualizzato – gli effetti «del fondo anticipazioni di liquidità, oltre che dell’anticipazione di tesoreria, alla gestione ordinaria dell’Ente, vanificando così gli sforzi fatti dagli enti come il nostro Comune, finalizzati al perseguimento di una gestione virtuosa e sostenibile, come anche stabilito dalla Costituzione». Situazione ancora in evoluzione: «Viene costantemente monitorata in vista di una soluzione condivisa che possa confarsi alle superiori esigenze dell’ente e agli interessi della collettività amministrata». Vedremo gli sviluppi.

MASSA PASSIVA DA OLTRE 57 MILIONI

I numeri

Infine nella relazione di fine mandato viene ricordato – siamo sempre nell’ambito del dissesto – che le istanze di ammissione alla massa passiva sono state 3.724. Il Comune ha chiesto e ottenuto dal ministero dell’Interno un’anticipazione di liquidità per l’incremento della massa attiva per un totale di 23,5 milioni di euro. L’organo straordinario di liquidazione ha accantonato il 50% dei debiti riguardanti le proposte transattive non accettate, dando poi mandato all’ufficio bilancio di ‘mettere da parte’ un totale di 15,7 milioni di euro.

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