Terni, commercio e Ztl: «No a pregiudizi». Il ‘richiamo’ per la giunta

Ultima audizione in III° commissione con protagonista il presidente dell’associazione ‘Terni al centro’ Gianluca Munzi

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di S.F.

«A questa giunta imputo il fatto che la progettualità va fatta in maniera mirata, per tempo. Serve maggior forza e coraggio, mi attendo più slancio». È uno dei tanti pensieri espressi venerdì pomeriggio dal presidente dell’associazione – nata in un primo momento come comitato – ‘Terni al centro’, Gianluca Munzi, audito in III° commissione consiliare sui problemi del commercio: ancora una volta il confronto – diversi gli argomenti affrontati – ha riguardato in particolar modo la Zona a traffico limitato e la possibilità di apertura. Intanto alle 21 è stata convocata una seduta di giunta proprio per discutere di questa tematica, luminarie comprese: l’assessore Stefano Fatale ha annunciato nuovi provvedimenti per l’avvio della prossima settimana.

L’OPINIONE DI CONFESERCENTI

Terni

«Apertura Ztl non è soluzione, ma ora va fatta». La preclusione infantile

Si tratta dell’ultimo appuntamento in commissione sul tema dopo l’audizione delle varie associazioni di categoria. Ora parola ai commercianti del centro, rappresentati da Munzi: «La pandemia ci penalizza molto, ma il comitato nacque perché già c’erano dei problemi e diverse cose andrebbero riviste». Si arriva subito al punto: «L’apertura della Ztl non è la soluzione finale, questo è chiaro. C’è bisogno di un nuovo piano urbanistico perché questo è datato e chiediamo delle aree pedonali aggiornate con un decoro migliore. Per il resto – ha specificato – ci siamo attrezzati con una piattaforma online e partiremo con le promozioni, senza tuttavia dimenticare l’offline. Mi urge ricordare – focus sul delivery e consegne – che non basta quello che ci è stato comunicato finora sulla sosta agevolata per i parcheggi. Credo che ci sia una preclusione infantile sull’apertura della Ztl in questo periodo di difficoltà». Chiaro.

IL GIUDIZIO DI CONFCOMMERCIO

Corso Vecchio

Le responsabilità da prendere

Un input diretto per l’amministrazione comunale: «La situazione commerciale – ha puntualizzato Munzi – è sotto gli occhi di tutti. Se avete la briga di girare per la città vedete bene le difficoltà che incontrano gli operatori, vuoi per le restrizioni nazionali o per mancate risposte. Tuttavia non ci possiamo mascherare sempre dietro altre cose, ci saranno delle responsabilità da prendere anche a livello locale per non cadere nello stesso errore del governo. Serve progettare e pensare al futuro perché quando tutto ciò finirà piangeremo molto per i ‘defunti’ economici, oltre a quelli per motivi sanitari. E sappiamo delle difficoltà del Comune».

L’AUDIZIONE DELLA CONFAPI

L’area pedonale in zona piazza dell’Olmo

Parte il confronto: Gentiletti tiene il punto

Si svilupperà oltre un’ora di dibattito. Il primo ad intervenire è Alessandro Gentiletti di Senso Civico: «La mia posizione sulla Ztl non è mai mutata a differenza di altri. Sono sempre stato contrario all’apertura in quanto vorrei un centro vissuto e pedonale, accessibile da tutti. Gianluca si concentrava sulle consegne più che altro e chiedevo se era possibile anche per loro, i ristoratori hanno i permessi. L’impegno a rivitalizzare il centro ci deve essere». La commissione va avanti sul modello ‘botta e risposta’: «Terni è un raro esempio di Ztl chiusa h24 e c’è stata grande confusione tra area pedonale urbana e Zona a traffico limitato. Provate a controllare la situazione in altre città italiane: o siamo più bravi e ricchi oppure qualcosa non quadra. L’idea per il delivery è una delle proposte, sì, ma è anche vero che in un momento pandemico sarebbe da aprire e basta. Ribadisco che non è la panacea di tutti i mali questa soluzione, ma quantomeno cerchiamo di non avere un pregiudizio politico/ideologico sul tema».

CONFARTIGIANATO: «APRIRE I VARCHI DALLE 17 ALLE 24»

Piazza della Repubblica a Foligno

L’appello, i residenti e il confronto con Foligno

Federico Pasculli (M5S) ha ricordato le varie idee pentastellate – transito consentito su alcune vie a 20 chilometri orari e fuori da aree pedonali, l’ora gratuita per i parcheggi sotterranei, punti di ritiro a ridosso del centro storico, l’aiuto per le luminarie in vista del Natale ecc. – tirando in ballo un altro guaio: «Abbiamo scarso controllo per il controllo delle soste, c’è qualcosa che non va con i controlli della polizia Locale. La Ztl è l’unico problema?». Munzi lancia l’appello a questo punto: «Cerchiamo di stare su una barca comune, la città è in condizioni critiche. Apertura Ztl non è l’unico rimedio. Ma i residenti non possono pensare che sia il loro giardino privato, c’è un problema in tal senso con loro. Ripeto, andate a vedere altrove. Rimini ad esempio: danno l’opportunità di accesso in alcuni orari. Non voglio che passiamo come gli integralisti della Ztl libera, sia chiaro, ma ora va aperta. Non bisogna demonizzarla. E le ‘soste selvagge’ fanno parte del degrado cittadino, ma non c’entrano nulla con la questione. Se qualcuno passa con il rosso al semaforo non è che tolgo la patente a tutti». Di mezzo – interviene anche Doriana Musacchi del Gruppo Misto – ci finisce anche il confronto con Foligno: «È diventata una competitor fortissima perché per vicende politiche hanno avuto approvvigionamento di denaro e inoltre ha una linea diretta con l’Adriatico. Il loro centro si è rivitalizzato con una serie di locali importanti, è diventato attrattivo per le zone limitrofe. Anche per noi è stato così, ma non lo abbiamo sfruttato nel modo opportuno. Una riqualificazione per quartieri nelle zone centrali potrebbe essere un’idea». Il mirino si sposta sui centri commerciali e la periferia: «Ben vengano perché creano posti di lavoro. A loro sono state date agevolazioni, ma per lo stesso concetto si dovrebbe fare lo stesso per il centro. Ora occorre fare ciò che è possibile e poi andare incontro alle nuove progettualità per un modello di città nuova, fatta insieme». Quindi un nuovo ‘attacco’ generico: «Avevo proposto Terni come – a livello di organizzazione eventi – capitale del pane, niente. Sono state fatte poche cose e male, in forma egoistica. Non servono a nessuno».

MAGGIO 2020, I CONSIGLIERI LEGHISTI: «‘SPEGNERE‘ ZTL PER AIUTARE TUTTI»

Corso Vecchio

Il tavolo permanente, la mediocrità e le auto 

Da Paolo Angeletti (Terni Immagina) arriva la richiesta di delucidazione per la proposta sulla Ztl: «Avevamo chiesto – la risposta di Munzi – nel pre pandemia un orario di accesso dalle 18 alle 24, con fine settimana escluso. Ad oggi, con il coprifuoco alle 22, chiederemmo di anticipare. Talvolta la città diventa dormiente e ripiegata su sé stessa». Poi un nuovo messaggio: «Proverei ad istituire un tavolo permanente per discutere della progettazione futura». Luca Simonetti (M5S) ha messo in evidenza che a Terni «manca tutto tranne che le idee, ma purtroppo sono state cose lasciate morire. Gli ingredienti ci sono tutti, come ad esempio San Valentino e la cascata delle Marmore: questa città paga il fatto di mettere in campo idee in modo mediocre, questa è la mia percezione. Non riusciamo a fare nemmeno l’ovvio. Ztl? Anche dove amministriamo è stata rimodulata, è vero, non possiamo far pagare ai commercianti la retorica che in questa città il problem dell’inquinamento siano le macchine. Vero, ok, ma non si può intervenire solo su questo. Ad Ast gli permettiamo di fare ciò che vuole, vanno ancora in giro con il treno diesel a borgo Bovio. Sull’inceneritore va bene tutto. Favorevole a Ztl stringente quando c’è bisogno, ma in certe occasioni va alzato lo sguardo». Munzi concorda: «Mi aspetto dalla giunta uno scatto nonostante il periodo. E sul Pm10 ricordo i valori durante il primo lockdown: traffico azzerato o quasi, ma i valori rimanevano alti. La battaglia contro le autovetture è stata fatta a discapito di altro. Potremmo essere attrattivi anche come città d’arte contemporanea perché ci sono tanti argomenti da portare avanti». Per Lucia Dominici (FI) «si dovrebbero potenziare le zone pedonali per far sì che la Ztl sia rimodulata».

ZTL TERNI, OLTRE 22.000 VEICOLI CON PASS

Via Garibaldi

La sperimentazione. Fatale lancia i provvedimenti

Michele Rossi (Terni Civica) è tornato sulle ‘soste selvagge’: «Non c’entrano niente con la Ztl. In quest’ultimo caso sono a favore per l’apertura, al massimo potrebbe riguardare un asse viario come via I° Maggio e in una determinata fascia oraria. Deve partire la sperimentazione, non ci vedo nulla di male. Specie in questo periodo. Non può riguardare solo la ristorazione: è tempo di fare cose concrete». Ed è qui che Munzi chiede alla giunta uno sforzo maggiore: «Progettare per tempo. Già serve pensare al Natale 2021 e San Valentino, occorre più slancio e coraggio». Poi ad intervenire è l’assessore al commercio Stefano Fatale: «Dobbiamo dividere ciò che è da fare nell’immediato e nel futuro. Nel primo caso tra lunedì e martedì arriverrano alcune misure che recepiscono in parte le richieste delle associazioni (luminarie ad esempio). Una consentirà un avvicinamento al centro storico, di poterlo vivere in modo più bello ed efficace. Per quel che concerne la programmazione pensiamo di convocare una riunione sul Natale 2021 per il 20 gennaio. In questa fase tutto quello che può essere fatto per evitare di recuperare i ‘cocci’ tra qualche mese. Tutti insieme». C’è il ringraziamento di Munzi: «Lui mi ha sempre concesso un tavolo di concertazione a differenza di altri. Ma non voglio fare polemiche». La Musacchi pensa all’evento Rai – capodanno in Ast – del 31 dicembre e propone «una card da distribuire a tutte le persone che verranno in città, attirandoli nei negozi. Così possono trovare dei prezzi competitivi e avere un buon ricordo ».

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Un’area pedonale

I dubbi di Bordoni sulla Ztl e il lavoro sui varchi

Chi non vede proprio di buon occhio l’apertura della Ztl è l’assessore alla viabilità Leonardo Bordoni: «Non è la panacea del commercio, il rilancio passa da un sistema di eventi e dalla progettualità. Sono d’accordo con molte delle considerazioni fatte da Munzi anche se forse non se lo aspetta. La questione Ztl non ha nulla a che fare con le ‘soste selvagge’, però serve partire da un assunto: la carenza cronica di parcheggi, dunque l’apertura della Ztl potrebbe andare a mettere in crisi una situazione già esistente. I residenti? In questa fase tutti devono fare sacrifici, anche loro. Il passaggio cardine tuttavia è un altro: visto il momento, abbiamo grandi dubbi che l’apertura indiscriminata della Ztl non possa creare problemi diversi. Rincuoro Munzi, non c’è una chiusura aprioristica, né ideologica: ci saranno passaggi – si parla di questa fase – per consentire l’avvicinamento in centro, ma in modo diverso. Per quel che concerne il piano del commercio un confronto tra gli uffici è già iniziato». Infine ancora un passaggio sulla Ztl in ottica futura: «Stiamo lavorando per permettere la sperimentazione, non so dire nel concreto per quale fascia oraria. C’è bisogno di alcuni adeguamenti del sistema dei varchi elettronici. La giunta non si sottrae alle proprie responsabilità e a breve ci saranno risposte, fin dalla settimana in entrata». Trovato un finanziamento in tal senso per poter fare gli aggiornamenti e, magari, procedere nel giro di tre-quattro mesi: «Fare amministrazione significare mediare istanze e ne abbiamo diverse».

«E le promesse del 2018? Copiare non è sempre sbagliato»

Evidente che i due – Bordoni e Munzi – non seguano proprio lo stesso binario. La risposta finale del presidente di ‘Terni al centro’ è eloquente: «Progettualità ed eventi? Ok, ma chi deve farlo se non la giunta? Siete stati eletti anche per fare questo e soprattutto mantenere le promesse, in primis sulla Ztl. Me le ricordo benissimo. Bordoni faccia una ricerca sulle altre città, copiare non è sempre sbagliato. Terni non può essere l’unica che propone una situazione differente. Non voglio fare polemica ma c’è da fare molto. Chiedo sano pragmatismo. E abbandonate i vostri, personali pregiudizi. Proponiamoci meglio di fronte a tutta la cittadinanza». Le discussioni e le polemiche sulla Zona a traffico limitata, evergreen in salsa ternana.

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