
L’annuncio dell’operazione era stato lanciato in avvio di gennaio, ma per due mesi nulla. E cantiere – più che altro si stava lavorando a Roma sui nuovi mosaici – pressoché fermo. A distanza di due mesi qualcosa si è mosso nel cantiere per la fontana di piazza Tacito a Terni: avviata la posa della copertura per consentire l’inizio dello stacco della superficie musiva. Si parla nella fattispecie della VI° fase del recupero.
I NUOVI MOSAICI PREPARATI A ROMA
Il trasferimento
Si tratta della posa di una struttura metallica di ‘protezione’ per rendere più fluido il distacco della superficie musiva, nei mesi scorsi – in azione il Raggruppamento temporaneo di imprese con Tomasi, Borzomati e Pastorello – ripulita e lavorata a fondo dai vincitori dell’appalto. Tutto ciò è propedeutico ad un’altra delicata operazione, vale a dire il trasferimento del vecchio mosaico nel laboratorio di Papigno: qui avverrà il restauro. Poi per la musealizzazione è tutto da vedere. Non sarà un passaggio – due mesi per lo stacco e altrettanti per l’inserimento del nuovo, a partire da giovedì – molto veloce.
TUNNEL SOTTERRANEO, PROLUNGATO STOP
La variante per il tunnel
Nel contempo non sfugge che da oltre metà anno è bloccato il lavoro per la realizzazione del tunnel sotterraneo. La soprintendenza si è messa di mezzo e la scorsa settimana da palazzo Spada è partita la proposta di variante per avere il via libera: cambiato il posizionamento della scala di accesso, ora sul lato dell’edicola di piazza Tacito. Tutto nelle mani di Marika Mercalli. A Papigno intanto è stato installato un impianto di allarme antifurto e videosorveglianza nell’area che accoglierà i mosaici distaccati: a richiederlo – motivi di sicurezza – è stata tanto per cambiare la soprintendenza. Infine da segnalare un aumento dell’importo contrattuale per 119 mila 465 euro a causa di una variante.