Terni, ‘freno’ covid anche per il complesso di via Bramante

L’avvio dei lavori per la struttura con superficie commerciale e direzionale nel 2018. Poi lo stallo forzato e la faticosa ripartenza: «Ipotesi conclusione fine 2020»

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di S.F.

Un edificio con superficie commerciale da poco più di 1.300 metri quadrati e 600 direzionale. Con istanza inviata nell’ottobre 2016 e l’effettivo avvio dei lavori nella primavera di due anni fa dopo aver incassato i vari permessi: si tratta dell’area in via di sviluppo nel comparto di via Bramante, in particolar modo tra la zona dei parcheggi di fronte alla Usl Umbria 2 e il cinema ‘The Space’. Inevitabile freno covid-19 anche in questa circostanza e rallentamento rispetto ai piani originari per il completamento: «L’obiettivo è ultimarlo entro la fine del 2020», spiegano dalla Gianfranco Neri Costruzioni, la società – proprietaria del terreno – impegnata nella realizzazione.

MARZO 2017, LA CONFERENZA DI SERVIZI E I DETTAGLI DEL PROGETTO

Il progetto

La situazione

Due mesi di stop – da decreto – e cronoprogramma cambiato. Edificazioni pubbliche e private, stallo per tutti. Il progetto è partito con la previsione di un piano terra ed un altro – chiaramente servono i parcheggi –  interrato di oltre 2.000 metri quadrati per 69 posti auto: in un primo momento ne erano previsti due, ma il contesto economico e le esigenze di mercato hanno mutato la situazione. In maggior misura la superficie sarà destinata alla ristorazione, poi uffici e studi. «La nostra ipotesi – puntualizza Daniela Neri – di chiusura lavori era per la primavera 2020, poi si è bloccato tutto e c’è stata una faticosa ripresa. Con ogni probabilità si andrà a finire al termine dell’anno in corso, nella migliore delle ipotesi. Il cantiere è ripartito il 4 maggio e al di là del problema covid siamo ad ottimo punto».

LA RELAZIONE DESCRITTIVA DELL’INTERVENTO

La pianta

Gli accordi

L’edificio è in via di completamento. Nel contempo sono in corso i contatti per far sì che ci siano delle attività pronte ad entrarci: «Stiamo lavorando, ci vuole molto – prosegue la Neri – a tirar su una struttura del genere. L’interesse per lo stabile c’è sempre stato, si sono affacciati anche grandi gruppi: certo, il covid non ha aiutato visto che siamo in un periodo nel quale gli investitori sono in attesa. Anche perché si parla di metrature grandi e le trattative sono lunghe. Ci auguriamo non si tirino indietro. E che non ci sia un altro lockdown». Il complesso ha a disposizione anche un’area attrezzata a verde per poco meno di 900 metri quadrati, da cedere. Per il resto è prevista la sistemazione con spazi pedonali, panchine e piante autoctone. Nuova scadenza fissata, covid permettendo.

La situazione attuale

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