«Ha riconosciuto l’errore commesso»: per questo è stato ‘graziato’ dalla questura di Terni – evitata la sospensione – il proprietario del locale Urban Beerhouse di piazza dell’Olmo, sanzionato dalla polizia di Stato la sera di lunedì 4 maggio per aver permesso che alcuni avventori si intrattenessero a consumare appena fuori la porta del bar, in totale violazione delle misure anti-contagio da Covid-19.
LOCALE SANZIONATO A TERNI, PARLA IL TITOLARE
I fatti e le violazioni
I sei clienti, ad alcuni dei quali erano stati serviti ‘shottini’ in bicchieri di vetro, invece di allontanarsi con le bevande, si erano radunati intorno a delle botti, non mantenendo la distanza prevista. Motivo per il quale erano stati sanzionati con la multa. La sanzione era scattata anche per l’esercente «per non aver rispettato il divieto di assembramento e l’ordinanza comunale anti-vetro», violazioni che avrebbero potuto comportare anche la sospensione della licenza.
SPECIALE CORONAVIRUS – UMBRIAON
Stretta di mano
«In pieno spirito collaborativo – riferisce la questura di Terni -, la divisione amministrativa diretta dal primo dirigente Vincenzo Romeo ha convocato l’esercente illustrandogli le motivazioni che avrebbero portato ad una simile misura, spiegando che la Polizia di Stato non ha nella maniera più assoluta intenzioni vessatorie ma ha l’obbligo di intervenire in situazioni di illegalità e di prendere i conseguenti provvedimenti. L’esercente – concludono da via Antiochia – si è reso conto di aver agito con leggerezza e si è reso immediatamente disponibile al pagamento della sanzione in misura ridotta, evitando così l’aggravamento della sua posizione».