di Fra.Tor.
Aggiornamento alle ore 18 – Nel primo pomeriggio di mercoledì, in Provincia, si è svolto un incontro al quale hanno partecipato il presidente Stefano Bandecchi, l’assessore comunale Sergio Cardinali, i sindacati, i lavoratori e l’azienda. Subito dopo l’incontro Massimo Pedretti dell’Usb ci ha raccontato che «abbiamo trovato una quadra sugli arretrati, ovvero un ripristino delle condizioni economiche che erano state disattese. Domani i dipendenti riprenderanno a lavorare e l’azienda effettuerà il conguaglio degli stipendi che erano stati pagati in maniera errata e questo è già un ottimo risultato. Ci sarà un successivo tavolo con l’azienda, martedì prossimo probabilmente, in presenza dell’assessorato comunale e della Provincia, per ricominciare a parlare di quanto l’azienda lamenta, ovvero la crisi aziendale. Sul tavolo ci sono diverse ipotesi per stipulare un accordo di solidarietà che non vada ad impattare economicamente in maniera drastica sulla busta paga dei lavoratori, il nostro auspicio è trovare infatti un accordo che certifichi il fatto che da qui ad un dato periodo vengano messe in atto soluzioni più ‘morbide’ che garantiscano i posti di lavoro e che non abbiano un impatto così ampio sul potere d’acquisto delle famiglie».
«Non spetta a noi entrare nella trattativa ma siamo soddisfatti – dichiarano il sindaco Stefano Bandecchi e l’assessore allo Sviluppo Economico Sergio Cardinali – di aver dato un contributo fattivo per la riapertura delle relazioni sindacali tra l’azienda e i lavoratori. Lo stato di stallo è stato superato al termine di una giornata intensa che ha visto una azione decisa dell ‘Amministrazione Comunale nei confronti dell’azienda che gestisce il servizio in francising per conto Gls e nei confronti della Gls stessa che ha compreso che una vertenza del genere rischia di essere un danno sostanziale e di immagine di non poco conto. I lavoratori ternani non possono essere discriminati nello scacchiere territoriale che vede Gls, recentemente acquisita dal gruppo ceco EPH Group, impegnata in tutta l’Italia Centrale. Ora spetta alle parti trovare una intesa, i cui termini macro sono stati già tracciati oggi, accordo che su richiesta della parti, sarà sottoscritto neIl’ufficio del sindaco già dalla prossima settimana. La volontà dell’amministrazione è che il lavoro sia tutelato così come i livelli occupazionali con l’applicazione del contratto in tutti i suoi livelli e le sue articolazioni, trovando mediazioni temporanee per facilitare la continuità aziendale, superando delle criticità temporanee».
VIDEO – L’INTERVISTA A MASSIMO PEDRETTI (USB)
«È fondamentale che a Terni non si perdano posti di lavoro, ma è anche fondamentale che le aziende rispettino i mandati che hanno avuto». Così il sindaco di Terni, Stefano Bandecchi, a margine dell’incontro di mercoledì mattina in Comune con una rappresentanza dei lavoratori della Gls. Lavoratori che da giorni sono in sciopero «perché l’azienda si rifiuta di pagarci l’indennità di trasferta, sottraendo dalle buste paga circa 350 euro, oltre a costringerci ad utilizzare mezzi che necessiterebbero di manutenzione, uno infatti ha preso fuoco recentemente. E come se non bastasse non ci è stata rinnovata la copertura sanitaria». Il primo cittadino ha detto che «le istanze presentate dai lavoratori sono giuste. Siamo venuti a conoscenza che in altre sedi in Umbria alcuni problemi sono stati risolti e che nel Lazio pare ci siano stati degli accordi poi non rispettati. Noi a breve incontreremo la proprietà, abbiamo già contattato la sede principale Gls, con loro abbiamo un rapporto aperto e continueremo a trattare. È un problema che converrebbe a tutti risolvere molto rapidamente perché non ci rimetterebbero tanto i lavoratori quanto gli imprenditori». I lavoratori definiscono l’incontro di mercoledì mattina «proficuo, per il momento. Aspettiamo l’incontro di oggi pomeriggio in Provincia, al quale saranno presenti le sigle sindacali e forse anche l’azienda, per poi trovare una soluzione che ci riporti al lavoro in maniera dignitosa».
VIDEO – L’INTERVISTA AL SINDACO E AI LAVORATORI
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