Terni: imprenditore arrestato per stalking e maltrattamenti all’ex compagna

L’uomo, 53 anni e originario di Spoleto, è finito in carcere su ordine del gip e a seguito di indagine di carabinieri e procura

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Un imprenditore 53enne originario di Spoleto, residente nella zona est di Terni e attivo nel settore dei tartufi, è stato arrestato nei giorni scorsi – la misura è stata eseguita nella mattinata di domenica 25 febbraio – dai carabinieri del comando stazione di Terni per atti persecutori e maltrattamenti verso l’ex compagna 37enne. Ciò a seguito dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dai gip di Terni.

L’aggressione di gennaio

Le condotte del 53enne, con precedenti penali, sarebbe culminate lo scorso gennaio in «una violenta aggressione fisica» nei confronti della donna. Un fatto denunciato ai carabinieri che, di concerto con la procura di Terni – competente è il pm Giorgio Panucci – hanno attivato le procedure previste dal ‘codice rosso’.

Bugie per vergogna. Poi basta

«La vittima – riferisce una nota dei carabinieri del comando provinciale di Terni -, madre di un bambino avuto dall’uomo arrestato, nel corso degli ultimi anni è stata costretta a subire ogni sorta di umiliazione e violenza che l’hanno portata, in diverse occasioni, a ricorrere alle cure ospedaliere. Per vergogna e per paura del compagno, si è vista costretta a mentire ai medici sulle motivazioni per cui ricorreva alle cure ospedaliere. Una volta trovato il coraggio di lasciare l’abitazione del compagno ed andare a vivere con il loro bambino in un’altra zona della città, l’uomo ha iniziato a porre in essere una serie di comportamenti persecutori, offuscato dalla gelosia, con continue telefonate, minacce, offese ed anche aggressioni fisiche, l’ultima della quale ha convinto la donna a rivolgersi ai carabinieri della stazione di Terni».

«Messaggio chiaro di magistratura e forze dell’ordine»

A seguito delle indagini dell’Arma, la procura ha chiesto l’arresto – e quindi la custodia in carcere – del 53enne di origini spoletine e il tribunale ha condiviso l’esigenza di applicare la misura cautelare più drastica. L’arresto di questa persona – prosegue la nota dell’Arma – rappresenta un messaggio chiaro e deciso da parte della magistratura e delle forze dell’ordine, che non tollerano alcuna forma di violenza o molestia. La tutela delle vittime è una priorità assoluta e le autorità sono pronte ad intervenire con fermezza per garantire la sicurezza e il benessere dei cittadini. Le indagini proseguiranno per fare luce sulla portata e la gravità dei comportamenti dell’arrestato. Nel frattempo la vittima sarà supportata dalle autorità competenti e avrà accesso a tutte le risorse necessarie per superare questa difficile situazione».

L’interrogatorio

Mercoledì mattina l’uomo, difeso dall’avvocato Francesco Mattiangeli, è stato interrogato dal giudice Chiara Mastracchio e in quella sede avrebbe parzialmente contestato gli addebiti mossi a suo carico. Contestualmente il legale difensore ha chiesto l’applicazione degli arresti domiciliari in luogo della custodia in carcere.

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