«Non risultano presenti particolari elementi di rischio nella zona individuata dalla attuale ordinanza e dal modello di ricaduta delle polveri elaborata da Arpa Umbria». Questa la principale motivazione – non l’unica contenuta nella nota inviata dalla Usl Umbria 2 – che ha portato il sindaco di Terni, Leonardo Latini, a revocare l’ordinanza legata all’incendio nell’impianto di selezione dei rifiuti indifferenziati Asm dello scorso 12 agosto. Resta tuttavia la raccomandazione ai «ai proprietari di orti e coltivazioni (anche ad utilizzo personale) ricadenti nel perimetro individuato dall’ordinanza del 13 agosto di adottare, quale misura preventiva generale, il lavaggio o la sbucciatura dei prodotti vegetali e per le eventuali produzioni di origine animale, di evitare il razzolamento in prossimità delle strade o comunque in aree particolarmente esposte alle ricadute di polveri». Una settimana fa il vicesindaco Benedetta Salvati aveva reso noto che c’era stato un incremento di diossine nelle concentrazioni giornaliere del 12 agosto sia nel particolato atmosferico che nelle deposizioni. Quindi il controllo dell’azienda sanitaria locale e la decisione odierna.
L’ORDINANZA PER LA REVOCA (.PDF)
INCENDIO ASM, INCREMENTO DIOSSINE E NUOVI ACCERTAMENTI
Incendio a Maratta, c’è il sequestro penale. Divieti ridotti a 1 km: «Dati incoraggianti»