Rilievi andati avanti per circa sei ore – dalle 11 alle 17 circa – e un’attività che, si spera, possa fornire elementi utili alle indagini condotte dai carabinieri – Sezione operativa con il supporto del Nucleo investigativo – del comando provinciale di Terni.
Il Ris (Reparto investigazioni scientifiche) dell’Arma dei carabinieri ha raggiunto giovedì mattina l’abitazione dell’83enne ternana, in via Cannizzaro, brutalmente aggredita all’alba del 7 gennaio da un soggetto che l’ha ferita con numerosi colpi da arma da taglio – si pensa più ad un oggetto appuntito che ad un coltello – alla testa, al volto, al collo, alle mani.
Un’azione di efferata violenza – oltre cento i punti di sutura applicati – che vede formulate dalla procura di Terni le ipotesi di reato di rapina – mancano all’appello due fedi, quella della donna e del marito defunto, forse strappate dalla sua mano in quei concitati momenti – e lesioni personali.
Il lavoro degli inquirenti, affatto semplice, va avanti per cercare di ricostruire ogni dettaglio e ‘intercettare’ elementi utili all’identificazione del soggetto – o dei soggetti, se vi erano anche complici – entrati in azione quella notte.
Anche le immagini delle telecamere, acquisite, vengono scandagliate per cercare di focalizzare chi si era trovato in quella zona, a due passi dalla stazione, nelle ore precedenti e contestuali il grave fatto di sangue.
La donna, già sentita dal magistrato titolare dell’indagine – Elena Neri – rimane stabile, fuori pericolo, ma certamente colpita – nel corpo e nello spirito – dal violento blitz che l’ha colta mentre si trovava a letto, probabilmente sveglia, con la abat-jour accesa, forse intenta a fare le sue parole crociate.
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