Quasi 85 anni di carcere ed oltre 500 mila euro di multe in quattordici. Questa la sentenza emessa lunedì pomeriggio dal tribunale di Terni – gup Massimo Zanetti – nei confronti dei quattordici imputati che avevano chiesto ed ottenuto l’accesso al rito abbreviato, dopo essere rimasti coinvolti nell’operazione antidroga ‘Montana’. L’indagine – condotta dalla sezione antidroga della squadra Mobile di Terni e coordinata dal pm Marco Stramaglia – era emersa nel marzo del 2018 con quattordici arresti e, soprattutto, la certezza di aver scardinato un consistente traffico di droga verso Terni con relativa, capillare, attivi di spaccio in grado di fruttare fra i 100 e i 150 mila euro al mese.
OPERAZIONE ‘MONTANA’, IL VIDEO DEGLI ARRESTI
OPERAZIONE ‘MONTANA’, UNO DEGLI ARRESTI A TERNI – VIDEO
I ‘capi’
Secondo gli inquirenti, al vertice del sodalizio criminale c’erano il 67enne – originario di Taranto – Alfonso Pichierri, il figlio Giacomo (29) e il 30enne ternano Salvatore Antonelli. Il primo è stato condannato a 10 anni e 8 mesi di reclusione oltre a 60 mila euro di multa, il secondo a 12 anni di reclusione (60 mila di multa) e il terzo a 10 anni (50 mila di multa). Per tutti e tre, e non solo loro, è scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici.
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Le altre condanne
Kamal Hnichi (40enne della Tunisia) è stato condannato a 8 anni e 8 mesi di reclusione (50 mila euro di multa), Mohamad Ali Amri Hnichi (connazionale di 35 anni) ad 8 anni e 8 mesi e 50 mila euro di multa, il 36enne albanese Dritan Merdita a 8 anni e 60 mila euro di multa, il ternano Sacha Madrid Corigliano (30 anni) a 6 anni di reclusione e 50 mila euro di multa, il 35enne peruviano Francis Paul Garcia Lunazco a 4 anni e 6 mesi di carcere oltre a 40 mila euro di multa, Marco Magliulo (44 anni di Torre del Greco) a 4 anni e 4 mesi e 30 mila euro di multa, il 25enne di origini tunisine Omar El Farouk Rozzanelli a 4 anni di reclusione e 50 mila euro di multa, il 23enne albanese Domeniko Rreshka a 4 anni e 20 mila euro di multa, il 22enne narnese Edoardo Pinna a 3 anni e 4 mesi di reclusione oltre a 20 mila euro di multa. Altre due persone si sono viste applicare l’arresto per 2 mesi con la sospensione della pena e non menzione nel casellario giudiziale. Per illustrare le motivazioni della decisione, che ha visto sostanzialmente accolto il punto di vista dell’accusa ed in particolare del pm Stramaglia, il giudice Zanetti si è preso 60 giorni di tempo. Nella maggior parte dei casi è scattata anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici mentre per i cittadini stranieri è prevista l’espulsione a fine pena.
Le difese
Fra i legali difensori degli imputati figurano gli avvocati Francesco Mattiangeli, Massimo Proietti, Francesca Trotti, Folco Trabalza, Sara Spezzi, Arnaldo Sebastiani, Roberto Migno, Valentino Viali, Daniela Paccoi. Secondo l’avvocato Proietti, difensore di Alfonso e Giacomo Pichierri, «rispetto alle richieste del pm pari a 18 e 15 anni di reclusione, ritenute eccessive in relazione al materiale investigativo ed agli elementi di accusa, credo che la sentenza si sia avvicinata alla logica delle cose. C’è ancora molto da fare perché a mio avviso l’articolo 80 (aggravante relativa all’ingente quantità di droga spacciata, ndR) va escluso e su questo ed altri elementi determinanti insisteremo. Per la posizione di Alfonso Pichierri, in particolare, credo vi siano gli estremi per vede ridotta significativamente la pena, considerando la contenuta responsabilità in questa vicenda». L’avvocato Mattiangeli, che difende quattro posizioni, parla di «richieste del pm ridimensionate. Continuiamo a credere che l’articolo 80 non sussista per alcune posizioni. Nessuno si è visto poi riconoscere le attenuanti generiche che ritenevamo sussistenti. Certamente proporremo appello per ottenere un’ulteriore riduzione delle pene irrogate».