Montana, chiesti fino a diciotto anni di carcere

Terni, sentenza in arrivo per la maxi operazione antidroga della squadra Mobile. Per i tre al vertice chiesti 47 anni di reclusione

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Una delle maggiori operazioni antidroga degli ultimi anni a Terni, ‘Montana’, condotta dalla sezione antidroga della squadra Mobile di Terni che nel marzo del 2018, con quattordici arresti, aveva sgominato un’organizzazione specializzata nel trafficare e spacciare droga, per lo più proveniente da Roma, e in gradi di movimentare fra i 100 e i 150 mila euro al mese di stupefacenti fra cocaina, eroina, hashish, marijuana e droghe sintetiche. La vicenda ha compiuto passi avanti sul piano giudiziario, tanto che lunedì il pm Marco Stramaglia, e con lui il procuratore capo Alberto Liguori, di fronte al giudice Massimo Zanetti hanno avanzato le richieste di condanna per gli imputati che hanno chiesto accesso al rito abbreviato. Richieste pesanti in linea con le contestazioni inizialmente mosse dagli inquirenti.

TERNI, QUANDO LA POLIZIA ‘FREGÒ’ IL CLAN MONTANA

Il pm Marco Stramaglia

«Condannateli»

Per le tre persone ritenute al vertice del sodalizio criminale – il 67enne Alfonso Pichierri originario di Taranto, il figlio 31enne Giacomo e il 29enne ternano Salvatore Antonelli – la procura ha chiesto rispettivamente 14, 18 e 15 anni di reclusione. Le altre richieste riguardano due cittadini tunisini allo stato latitanti – 12 anni a testa – il 29enne ternano Sacha Madrid Corigliano – 6 anni e 8 mesi – ed altri nove imputati per i quali sono state avanzate richieste di condanna comprese fra 4 anni e 4 mesi e 5 anni di reclusione. F/ra i legali difensori figurano gli avvocati Francesco Mattiangeli, Massimo Proietti, Arnaldo Sebastiani, Daniela Paccoi, Francesca Trotti. Sentenza attesa per i primi di luglio.

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