Terni, la superdroga ‘Yaba’: «Tre volte gli effetti dell’ecstasy»

Operazione ‘White Bridge’: la droga sintetica sequestrata dalla squadra Mobile porta a «gravi e irreparabili disordini psichici»

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«Gli effetti durano dalle 8 alle 24 ore, possono essere paragonati a quelli causati dall’abuso di crack». L’assunzione rende infatti «euforici, aumenta l’attenzione, la fiducia in se stessi e l’aggressività, mentre «l’abuso cronico provoca un nervosismo permanente, irascibilità e allucinazioni paranoiche, che possono portare a un’improvvisa e incalcolabile predisposizione alla violenza, tanto verso se stessi, quanto verso gli altri». Inoltre «il consumatore perde l’appetito, soffre di disturbi del sonno cronici e di gravi e irreparabili disordini psichiatrici (ad esempio perdita di memoria) accompagnati da depressioni». Sono questi – stando al glossario enciclopedico delle sostanze d’abuso curato dalla direzione centrale per i servizi antidroga – gli effetti devastanti della ‘Yaba’, la droga sequestrata dalla squadra Mobile di Terni nel corso dell’operazione ‘White bridge’ che, giovedì, ha portato a 16 misure cautelari. Oltre mezzo chilo il quantitativo di droga sintetica scoperto a fine 2019 all’interno di un vano contatori in uno stabile in zona Borgo Rivo, il primo ritrovamento del genere in Umbria.

OPERAZIONE ‘WHITE BRIDGE’ – ARTICOLO E VIDEO
LE FOTO DI ALBERTO MIRIMAO

Le origini

La droga sequestrata dagli agenti ternani si è presentata in forma di polverina dalla colorazione particolare, tra il rosa e l’arancio, dunque la sostanza era ancora da lavorare per essere trasformata in pasticche. Metanfetamine e caffeina, usata in elevate quantità come sostanza da taglio, le componenti scoperte nel corso delle analisi, le stesse utilizzate appunto nella ‘Yaba’, conosciuta anche come ‘droga della pazzia’. Il perché di questo nome lo spiegano gli effetti: euforia, aggressività, allucinazioni, e una dipendenza psichica tre volte quella dell’ecstasy. Il termine è di origine thailandese ed è usato per indicare le pillole thai, «sostanze metamfetaminiche fabbricate dai Wa, una popolazione delle montagne birmane, antichi tagliatori di teste diventati baroni della droga». Queste pillole hanno un forte odore di vaniglia e sono più piccole della pasticche di ecstasy, di 6 millimetri di diametro.

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